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Lo zainetto di Google Maps e altre novità nella mappatura del mondo

E’ notizia ormai certa che Apple toglierà Google Maps dall’iPhone, ha infatti acquisito alcune società specializzate nelle mappe 2D e 3D e sta già costruendo la sua app che sostituirà Mappe. E Google come risponde? Con tre grosse novità proprio sulle mappe, eccole qui:

Il bell’ometto nella foto è un super ingegnere di Google che illustra il funzionamento del nuovo dispositivo con tecnologia Street View: uno zainetto. Dotato di 15 macchine fotografiche è capace di scattare foto di 46 mega pixel a 360 gradi. Ma perché uno zainetto?

Google ha già scattato foto in mezzo mondo, con la sua automobile street view, lo zainetto servirà per fotografare e mappare tutti i posti dove la Google Car non può andare: sentieri di montagna, piste da sci, strade sterrate, castelli, rovine, luoghi storici chiusi al traffico.

Lo zainetto, in gergo Trekker backpack, non è l’unica novità, dato che Google ha messo a punto un nuovo sistema di mappatura 3D a partire dalle foto aeree che userà su Google Earth: scattando immagini aeree da angolazioni diverse Google ha costruito un sistema in grado di generare per ogni singolo palazzo presente nella foto un modello tridimensionale, l’accuratezza è abbastanza alta e l’effetto è quasi perfetto perché ai modelli vengono appiccicate sopra le fotografie, l’idea iniziale di “far volare le persone sulle città” è ormai un progetto sempre più realistico.

L’ultima novità, riguarda i dispositivi mobile ed è volta proprio a colpire la rivale Apple, è la possibilità col prossimo aggiornamento Android di scaricare le mappe sul cellulare e questa, probabilmente, è nell’immediato la cosa più utile: devi andare a Madrid e non hai voglia e soldi per fare il roaming dati sul tuo cellulare? Scarichi la mappa di Madrid e te la consulti gratuitamente anche quando sei là.

Giulio Pons

Ingegnere del software, ha superato i quaranta ed è un papà felice. Vive internet come la normalità. Ha fondato Rockit.it e Dailybest.it e lavora a Better Days come programmatore e responsabile dell'area tecnologica.

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Giulio Pons

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