BitTorrent da quindici anni consente a più di 170 milioni di utenti di condividere file di ogni tipo. A dispetto di questo enorme successo, però, ai torrent è associato da sempre un alone nerd che ha spaventato e confuso gli utenti meno esperti, e può scoraggiare ancora oggi dalla loro adozione. In tutti questi anni di carriera, infatti, questa tecnologia non si era mai sostanzialmente evoluta… almeno non fino al 2014, quando un software chiamato Popcorn Time ha introdotto la sua killer application definitiva: la possibilità dello streaming dei torrent.
Da un giorno all’altro Popcorn Time ha messo in grado chiunque di usufruire dei torrent anche senza sapere nulla sul loro funzionamento: insomma funzionava TROPPO bene, così bene che inevitabilmente se n’è presto accorta anche l’industria cinematografica. Pochi mesi dopo infatti gli sviluppatori, bersagliati da continue minacce legali, sono stati costretti ad abbandonare il progetto che stava ormai coinvolgendo collaboratori da tutto il mondo con il modello open source.
La storia della pirateria ci insegna però che indietro non si torna, e Il testimone del torrent streaming viene raccolto in fretta da un altro nucleo di sviluppatori: poche settimane dopo spuntano all’orizzonte due cloni del defunto Popcorn Time, quasi indistinguibili tra di loro.
C’è un problema, però: mentre una delle versioni (get-popcorntime.com, poi popcorntime.io) si propone con la massima trasparenza di continuare il lavoro degli sviluppatori originali, poi intervenuti per confermarne pubblicamente l’affidabilità, la seconda (Time4Popcorn e più tardi Popcorn-Time.se) è da subito avvolta nel mistero e nella segretezza, suggerendo che nell’inconsultabile codice sorgente si possano annidare malware e violazioni di privacy.
Le due versioni hanno vissuto per un anno in parallelo, poi purtroppo solo quella sospetta è riuscita a sopravvivere agli attacchi dei giganti del cinema: l’unica con un probabile interesse economico a riguardo. Per fortuna però, come vedremo, la community non si è data per vinta.
È di tre mesi fa la notizia della release di un rivoluzionario plugin che consente lo streaming dei torrent nella finestra del browser, finita subito sui radar della Motion Picture Association of America (MPAA) che non ha tardato a darle battaglia.
La tecnologia in questione è stata adottata dalla comunità di sviluppatori più trasparenti ma purtroppo anche dal malvagio team di popcorn-time.se, che l’ha implementata nel plugin di immediato successo Torrents Time. Come spesso accade con ciò che sembra troppo bello per essere gratis, a quanto pare anche Torrents Time nasconde purtroppo un prezzo da pagare, la cui moneta è la sicurezza dei dati dei suoi utenti. Questa è stata infatti l’amara scoperta del programmatore ed esperto di sicurezza Andrew Sampson, che per primo ha studiato l’attività del plugin e messo in guardia la rete sui suoi rischi.
Il plugin infatti sembra fungere da cavallo di troia per consentire a siti web di eseguire codice sul computer host in qualsiasi momento, in quanto sempre attivo in background: esiste comunque una guida per disinstallare completamente il plugin da Os X e da Windows. Nonostante questi sospetti, Torrents Time è a tutt’oggi integrato nelle pagine di Pirate Bay. È imminente la release di una o più alternative più sicure per il torrent streaming da browser, a cui stanno lavorando diversi team di sviluppatori “benintenzionati”.
Intanto però potete dare un’occhiata a queste alternative
Popcorn Time Community Edition
La Community Edition è una nuova versione di Popcorn Time riscritta da una comunità di appassionati basandosi sull’ultima versione pubblicata a suo tempo dal team originale, nella più totale trasparenza. Non ci sono nuove features, ma si tratta senza dubbio della versione di PT più sicura, che può farci dormire tranquilli.Non possiamo invece ancora ritenere al 100% sicura la versione di popcorntime.sh, nuovissima versione di PT sulla quale sappiamo ancora troppo poco.
Kodi e Strem.io
Kodi e Strem.io sono ufficialmente dei “media center”, ovvero applicazioni per organizzare e gestire librerie di contenuti audio/video. Alla feature più interessante di entrambi si accede però attraverso add-on aggiuntivi: per ciascuno sono infatti disponibili plugin che consentono di guardare film e serie tv direttamente in streaming dai torrent. Grazie all’escamotage basta dunque solo qualche minuto di configurazione per ottenere un risultato analogo all’esperienza Popcorn Time, facilità di ricerca inclusa, con applicazioni meno blasonate e con minor rischio di essere fatte fuori dalla MPAA.
TorrenTV
Chi di voi possiede una Apple tv, un Chromecast o un Roku può usufruire di TorrenTV, un’applicazione semplicissima che permette di inviare i torrent in streaming direttamente al dispositivo in questione. Basta trascinare nella finestra un file .torrent o un link magnetico e ci potremo godere il torrent sullo schermo della nostra TV.
Peerflix
Su Anonimo Coniglio una facile guida per la sua installazione: è la soluzione per gli smanettoni. Peerflix è la tecnologia alla base di Popcorn Time e consente lo streaming di qualsiasi torrent, ma non offre le comodità che riscontriamo nelle altre alternative. Occorre infatti cercare il torrent a mano, ed inserire il suo indirizzo attraverso il terminale del sistema operativo: Peerflix si occuperà di inviarlo in streaming a VLC.
Seedr
Seedr è un sistema per gestire i torrent con un inedito approccio cloud: un computer nel cloud scarica i torrent per noi, a condizioni molto favorevoli grazie a velocità e rapporti download/upload impossibili da ottenere con una rete domestica. Si può lanciare il comando del download da qualsiasi dispositivo, per poi trovare il file pronto da guardare in streaming direttamente dal sito oppure da scaricare velocissimo quando e dove preferiamo. Il servizio è gratuito fino a 2 GB di spazio cloud.