Sono fortunato: nella mia home di Facebook non ho visto nessuno condividere “l’articolo” a tema Boldrini e tatuaggi, uso il virgolettato perché non è un’articolo ma un’accozzaglia di parole senza nessun senso compiuto, pubblicato dal sito di notizie inventate webitalia360, che non linkiamo né linkeremo, sia mai. È un titolo e un sommario, e un’anteprima Facebook, tutto qui.
Ma c’è però chi ne è stato invaso in home da questa notizia fasulla, e non solo, ha visto anche i classici insospettabili condividerla “Ti amavo: poi hai condiviso le bufale di un sito cazzaro” insomma.
A partire dal 2 novembre scorso infatti – quando è stata pubblicata – e poi rilanciata da altri siti bufalari, pagine Facebook e gruppi Facebook assortiti, la storia della Boldrini e i tatuaggi “segno di ignoranza” è esplosa.
Quale notizia? Questa notizia, titolata in questa maniera: Boldrini: “i tatuaggi sono segno di ignoranza, vanno banditi dai posti di lavoro”. Ovviamente è una sciocchezza inventata, ma come molte bufale ha funzionato.
Perché ha funzionato? Perché mostrava qualcosa che non è mai stato detto, ma che per una certa fascia di persone e di elettorato – che hai voglia a non farti accecare dai pregiudizi, ma si abbevera alle fonti cinque stelle di “informazione” – era in fondo plausibile fosse stato detto.
Del resto lo sappiamo “Ci sono soggetti che sembrano incanalare meglio di altri l’odio, anche e soprattutto online: uno di questi soggetti è un essere umano, si chiama Laura Boldrini ed è la Presidente della Camera dei Deputati“. E anche in questo caso è andata così. Ma vediamo di seguito qualche reazione, in un breve carotaggio casuale
Un personaggio politico come Laura Boldrini, che è da sempre, da tempo, da anni, oggetto dell’attacco del peggio dell’internet. Ne avevamo scritto qualche mese fa e questa bella bufalona dei tatuaggi sui luoghi di lavoro è ovviamente solo l’ultimo esempio. C’è da dubitare che nel futuro le cose andranno meglio.