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di Elisabetta Limone 1 Ottobre 2021

E-commerce: meglio una strategia B2B o B2C?

Vi è capitato mai di vedere un negozio uguale all’altro, anche all’interno della stessa catena? Oppure di richiedere più preventivi per un servizio e ricevere la medesima, identica, proposta? La risposta a queste domande non può che essere negativa e questo a causa della natura umana stessa, dove nessun fenomeno è mai uguale all’altro.

Questo elemento è valido anche nel caso dell’e-commerce, ovvero la vendita online di servizi e/o prodotti, che in quest’ultimo periodo si sta sempre più affermando, rivelandosi un canale sempre più indispensabile per i brand. Sono diverse le strategie di marketing che si possono predisporre nella realizzazione dello store online e le opzioni principali sono due : B2B e B2C. In questo articolo vedremo meglio di cosa si tratta e quali sono le differenze tra e-commerce B2C e B2B. Curiosi di sapere quale tra le due è quella vincente?

Cosa significa B2B?

Il termine B2B è l’acronimo dell’espressione inglese “Business to Business” e indica le transazioni finanziarie e commerciali che avvengono tra un’azienda e l’altra. Gli scambi interessati sono, ad esempio, quello tra un’impresa e i suoi fornitori o realtà dello stesso settore. Alla base c’è la formula di partnership, ma facciamo un esempio concreto. Nel caso di un’azienda farmaceutica il mercato B2B riguarda, tra l’altro, le interazioni con quei soggetti da cui si acquistano i prodotti poi messi in vendita, da quelli specializzati in medicinali a quanti più di impronta erboristica.

L’e-commerce B2B è un mondo vasto e complesso, per il quale sono diverse le operazioni di marketing specifiche. Fondamentale si rivela la realizzazione del sito aziendale, che deve essere fatto in maniera chiara ed efficace.

 

B2C: di cosa si tratta

B2C significa, invece, “Business to Consumer” e indica, dunque, tutti quegli scambi finanziari che il brand ha direttamente con il cliente. In questo caso, l’e-commerce ha un punto di riferimento preciso: il consumatore finale, non un’azienda. La difficoltà consiste nel fatto di riuscire a farsi notare in un mare piuttosto vasto, dove le aziende si trovano a competere ad armi pari e vince non solo chi dà il servizio/prodotto migliore, ma soprattutto chi riesce a comunicarlo meglio.

Il B2C è l’e-commerce classico a cui siamo abituati, quello più visibile. Un esempio? Se stai cercando un computer nuovo ti compariranno diversi e-commerce online specializzati nella vendita diretta. Ecco, questo è il B2C.

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Quale è la strategia migliore?

B2C e B2B rappresentano due facce e due segmenti di un unico mercato: quello e-commerce e hanno visto il target di riferimento, strategie di marketing differenti, ulteriormente definibili a seconda del settore e della struttura interna in cui opera l’azienda.

La soluzione più efficace è, quindi, quella di capire qual è la clientela di riferimento del brand e trovare, a seconda della risposta, il mercato di riferimento la giusta strategia. Uno specialista per quanto riguarda la comunicazione si rivela davvero importante, dal momento che riesce a dare strumenti concreti per orientarsi in un mondo tutt’altro che semplice.

Inoltre, B2B e B2C non si escludono necessariamente a vicenda, molte aziende operano su entrambi i canali. Per fare un esempio concreto, una casa di moda ha sia attività B2B, con interazioni con aziende terze, e B2C, di vendita diretta. La strategia vincente è, quindi, quella capace di ottimizzare le pot

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