Nessuno ha più voglia di perdere tempo in qualche bar a cercare di rimorchiare, e quando si va in discoteca, l’ultimo dei pensieri è quello di conoscere qualcuno. Il dating online ci risparmia un sacco di tempo ed energie. Basta avere un computer, meglio se dotato di webcam integrata, una connessione decente, e i siti giusti. Prima c’era lo speed dating online, le community come Meetic per intenderci: ti crei un profilo, e chatti con chi preferisci.
Poi sono arrivati i social network, tramite cui puoi fare un sacco di cose, alcune visibili a tutti, altre private. Dopo Facebook, come conseguenza dell’invasione degli smartphone, si è sviluppato il dating mobile, la variante cellulare della versione classica online. L’ultima frontiera degli incontri virtuali usa però il mobile per indirizzarsi a una nicchia ristretta. Pensate a Grindr, applicazione per iOS, Android e Blackberry, dedicata ad appuntamenti per soli maschi.
Ma oggi mi è saltata agli occhi una cosa che va oltre quella che credevo fosse l’ultima frontiera del dating online. Sto parlando di una community d’incontri per soli punk. Lo so, è una contraddizione, i punk mica hanno il computer, ma anche se ce l’avessero, non si iscriverebbero mai a cose del genere. Se aprite Punk Match quello che salta agli occhi è ancora peggio delle premesse: un sacco di rosa, gente normalissima che sembra essersi vestita da punk per carnevale. Eppure, tutto ciò ha qualcosa di ipnotico. Sarà l’idea, sarà il little black book della descrizione che mi fa venire in mente questo, saranno le foto bruttissime che scorrono a fine pagina.
Spero che qualcuno di voi abbia il coraggio di iscriversi e dirmi com’è. Punk will never die!