I soliti siti non vi piacciono più? Avete bisogno di qualcosa che vi svegli? Allora questa estensione per Google Chrome fa al caso vostro. Rafaël Rozendaal ha sviluppato una app che trasforma i siti in patchwork colorati. Niente di più, niente di meno. Si chiama Abstract Browsing e vi consente di colorare le brutte notizie, di cambiare look ai siti che vi hanno stancato e di farli diventare dei wallpaper di arte digitale random. L’abbiamo istallata e l’abbiamo provata sulle prime pagine dei siti italiani più seguiti (o di quelli più trash). Quello che segue è il risultato.
Grazie a questa app è più facile digerire la prima pagina de Il Corriere della Sera, che tra blitz, pena di morte e jobs act altrimenti ci butta un po’ giù.
L’ultimo saluto a Ingrao si tinge di viola, la pubblicità della Cartier invece di blu, sulla home de La Repubblica. Notiamo un’assenza preoccupante di gattini.
Per facilitare la comprensione delle novità tecnologiche in prima pagina de Il Post, questa app le colora di verde speranza.
Il sito del Vaticano sembra un po’ quello dei videogiochi di ruolo storici su pc, per ravvivarlo è necessario dare una bella spalmata di fucsia, così da avvicinarlo un po’ di più ai diritti della comunità LGBT.
Andate spesso sul sito del Governo Italiano? No? Forse vi piacerebbe di più se fosse una specie di computer in stile astronave di Star Wars.
Ecco, parlando di Governo, Dagospia decide di toccarla piano. Se non siete d’accordo, potere colorare la pagina in modo che sembri un quadro di Piet Mondrian.
Incredibile ma vero, il sito dei Carabinieri grazie a questa app diventa quello più colorato di tutti, con mille finestrelle arcobaleno che ricordano quando guardavamo la grafica del defrag del computer fino a notte fonda.
Il claim del blog di Beppe Grillo parla chiaro: è il primo magazine solo online. Un’affermazione che ci lascia un po’ perplessi ma tant’è. Se non avete voglia di vedere il collasso della Merkel, attivate l’app e state sereni.
Mentre cercavamo i siti, ci siamo domandati come sarebbe stata la pagina bianca di Google dopo il trattamento con questa app. Sorpresa, diventa un adorabile disegnino di un bimbo delle elementari alle prese con Paint.
Last but not least, la nostra amata home, e qui avviene un fatto singolare: dalle finestrelle colorate appare il testo. Sarà perché le parole sono importanti?