Sono passati 17 anni dall’11 settembre 2001 e la domanda che ogni anno viene riproposta in maniera quasi ossessiva sui social è sempre la stessa: dov’eri quando i due aerei si sono schiantati sulle Torri Gemelle a New York, radendole al suolo? Come l’hai scoperto? Per la nostra generazione, che non ha vissuto in prima persona la guerra, è stato uno scioccante e traumatico punto di non ritorno, in cui abbiamo imparato dalla tv l’orrore di un attacco terroristico nella capitale del mondo occidentale e del nostro immaginario culturale.
Oggi sarebbe facile rispondere e la risposta sarebbe diversa per ognuno sul luogo in cui ci si trovava, mentre la fonte per molti probabilmente sarebbe Facebook, che è diventato il bollettino ufficiale di ogni notizia, di ogni opinione, di ogni bufala. Altrettanto probabilmente, un minuto dopo saremmo tutti diventati New York, con la bandiera americana in sovraimpressione sulla nostra foto profilo e la lista infinita i contatti estremisti e beceri da cancellare dagli amici.
Nel 2001 però non c’erano i social, non c’erano gli smartphone e le notizie si apprendevano principalmente in tv o sui giornali. Internet era sempre allo stadio 1.0 e se volevi sapere qualcosa del mondo, dovevi farlo da un pc collegato con cavo LAN, quindi ben poco portatile. In occasione del quindicesimo anniversario dell’11 settembre, il sito Timeline ha pubblicato gli screenshot dei maggiori siti internet del tempo, e una foto vale più di mille parole.
Il sito della CNN quel giorno è stato visitato da così tanta gente che, per scelta redazionale, rinunciarono alla grafica, in modo che i server non scoppiassero.
Lo stesso fece il sito del New York Times, per avere più accessi possibili per informare più gente sull’accaduto. Niente logo, niente pubblicità, poche immagini.
Stessa scelta facevano in Europa BBC
E Le Monde
Il primo post sull’attentato è stato scritto 6 minuti dopo l’accaduto da un utente della piattaforma di blog Metafilter. Incredibilmente, il post è ancora presente sul sito. Ora provate a immaginare la velocità con cui la notizia avrebbe fatto il giro del mondo se ci fosse stato Facebook.
Il sito dell’FBI aveva istituito un numero di telefono speciale per sensibilizzare il pubblico e raccogliere ogni tipo d’informazione utile.
Persino Google, che oggi mostrerebbe un doodle oppure una fascia in segno di lutto, 15 anni fa ha condiviso un messaggio di condoglianze alle famiglie delle vittime e uno shortcut sulle notizie riguardo alla tragedia.
FONTE | Timeline