Nelle ultime settimane e negli ultimi mesi vi abbiamo spesso portato in giro per l’Italia nascosta, per farvi vedere luoghi meravigliosi e un po’ lontani dalle rotte più trafficate: oggi ripartiamo, e andiamo a visitare insieme Villa Cicogna Mozzoni, a Bisuschio, in provincia di Varese.Siamo a circa un’ora di macchina da Milano: ci si impiega un attimo ad arrivarci, il paesaggio rispetto alla metropoli muta completamente, ci troviamo in un ambiente lacustre, circondato da colline e montagne verdissime. Per arrivarci percorriamo un pezzetto di autostrada, la Milano – Laghi, usciamo a Gazzada e poi percorriamo qualche chilometro di strade statali, finché arriviamo a questa splendida villa, celata da un paesino in miniatura: Bisuschio.
Villa Cicogna Mozzoni non è segnalata benissimo, è come si nascondesse, ed è lì il bello: le cose migliori bisogna sempre sempre sudarsele un po’. Una volta percorso l’abitato di Bisuschio e superata la chiesa – se arrivate da Induno Olona – sulla destra troverete un piccolo parcheggio con al centro una vasca. Lasciate lì l’auto, proseguite a piedi per una breve salita di poche centinaia di metri, finché non vi troverete davanti l’ingresso di Villa Cicogna Mozzoni.
Non fatevi impressionare dalle due transenne, si può e si deve entrare! La villa è visitabile la domenica, e tutti i dettagli per le visite li trovate sul loro sito. L’ingresso costa 7 euro – e li vale tutti – e per visitare gli interni e i saloni, sarete accompagnati da una guida. La Villa ha una storia antica, avvolta nella leggenda “nacque come casa di caccia della famiglia Mozzoni nel 1463, fu poi abbellita e completata nel 1559, con affreschi dei F.lli Campi di Cremona e della loro scuola. Nel 1476 Galeazzo Maria Sforza, Duca di Milano ospite della famiglia, fu salvato da Agostino Mozzoni e dal suo cane, dalle fauci di un orso. Questo atto coraggioso guadagnò favori e fortune alla famiglia“.
Ma cosa troverete dentro questa villa? Di tutto: sul piano nobile uno scalone d’onore affrescato in trompe-l’œil secoli fa, che lascia immaginare i panorami circostanti la villa, meravigliosi soffitti affrescati, altri soffitti a cassettoni decorati con maestria da artigiani di altre epoche, letti a baldacchino inimmaginabili, un fortepiano Anton Walter del 1798 di cui sopravvivono una decina di esemplari al mondo, una biblioteca e un salone con camino monumentale, e anche arredi antichi di secoli che vi strapperanno un sorriso… ma non voglio rovinarvi la sorpresa.
Val la pena ricordare che “Non vi è in Lombardia una residenza di campagna che più di Villa Cicogna Mozzoni possa riflettere e magnificare il genio rinascimentale di un architettura fatta di spazi interni ed esterni che tra di loro si compenetrano e si fondono in un insieme dal disegno chiaro, nitido e arioso“.
Per cui, godetevi Villa Cicogna Mozzoni con calma, anche perché una volta terminata la visita guidata alla villa, sarete lasciati liberi di godervi il giardino e vagare a piacimento.
Il giardino è suddiviso in due grandi aree: una parte di giardino all’italiana – piccolo e ben curato – adiacente la villa, e un’altra parte splendidamente selvatica che si raggiunge dopo una scalinata di 156 gradini. Scalinata che ci fa salire in collina verso un belvedere, per poi ridiscendere, tra ponti di legno, costruzioni dimenticate, ponti di tufo, e un bosco con alberi secolari che che già di loro varrebbero il viaggio.
Non è poi nota a molti Villa Cicogna Mozzoni è un segreto ben tenuto da qualche secolo: adesso lo conoscete anche voi.