Viaggi
di Gabriele Ferraresi 9 Maggio 2016

Villa Caprile, la piccola Versailles italiana a due passi da Pesaro

Un luogo magico, dove perdersi tra giardini meravigliosi e giochi d’acqua diabolici

villa caprile pesaro WePesaro.it

 

Di giardini e ville in cui perdersi nella bellezza – o in cui almeno passare un pomeriggio! – abbiamo scritto spesso negli scorsi mesi: ma di Villa Caprile, a Pesaro, non avevamo ancora scritto nulla.

Una villa deliziosa, con giardini verdissimi disposti su tre terrazze collegate da scalinate e giochi d’acqua dispettosi disseminati ovunque, un po’ come avevamo visto al Ninfeo di Lainate.

Se non la conoscete è il momento di rimediare perché la “piccola Versailles” merita davvero una visita, magari d’estate, a starsene al fresco in giardino. La struttura di Villa Caprile risale al 1640, quando il marchese Giovanni Mosca decise di costruirsi una residenza fuori dalla città. Oggi secondo Google Maps Villa Caprile dista appena 4,5 km in auto dal centro di Pesaro. Ma un tempo, era un bel po’ di strada…

 

villa-caprile-1- ItalianBotanicalHeritage

 

Giovanni Mosca era un marchese, e i marchesi Mosca erano un’importante famiglia della nobiltà lombarda che era giunta nelle Marche nel 1550 “in seguito all’ottenimento dell’investitura del castello di Gradara da parte degli Sforza di Pesaro che erano fedeli alleati della Chiesa di Roma. Suoi discendenti furono cardinali, papi, mecenati delle arti, scrittori e poeti“. Che si dedicarono anche alla creazione del bello, come nel caso di Villa Caprile.

La villa come la vediamo oggi però nasce dopo più di un secolo dalla fondazione, quando nel 1763 Carlo Mosca Barzi e il figlio Francesco ampliano la costruzione. Il giardino è il protagonista: si legge che dei tre livelli su cui fu disposto “il primo giardino, che ospita i giochi d’acqua, è all’italiana con la grande vasca ottagonale al centro, la seconda terrazza era occupata dal pomario con piante da frutto. Due scale in pietra conducono al terzo giardino in cui si trovano le essenze aromatiche; dalla vasca ellittica domina la statua di Atlante col globo“.

 

Nel corso dei secoli da Villa Caprile passarono personalità importantissime, alcune le ricorda il sito del Parco Naturale del Monte San Bartoloospitò personaggi molto importanti, tra cui si possono ricordare Casanova, Stendhal, Rossini e Leopardi.Il marchese Francesco Mosca, impegnato nella divulgazione della fede giacobina, nel 1797 ospitò anche Napoleone Bonaparte (…) la residenza tornò ad accogliere personalità illustri, grazie anche alla vita mondana condotta da Carolina di Brunswick, principessa del Galles, che prese Caprile in affitto nelle estati del 1817 e 1818. Solo nel 1876, con il risorgere delle Accademie, Caprile venne acquistata dall’Accademia Agraria per poter dar vita alla Colonia Agricola, con il patto di non stravolgere l’impianto architettonico esistente“.

 

villa_caprile2 Mapio

 

Che meraviglia eh? Ma dove eravamo rimasti… Al 1876, quando Villa Caprile fu acquistata dall’Accademia Agraria, e divenne un istituto agricolo. Fu poi venduta alla Provincia nel 1925, e attualmente ospita l’Istituto Tecnico Agrario “Antonio Cecchi”.

Durante la stagione estiva – da giugno a settembre – Villa Caprile è aperta e accoglie i visitatori e il biglietto d’ingresso costa davvero niente, 4 euro gli adulti, ancora meno per bambini e ridotti vari. Se passate da quelle parti è un peccato privarsi di una visita in un luogo tanto magico.

Sul blog Giardino d’Autore potete farvi un’idea di cosa troverete a Villa Caprile: “la moda del Settecento voleva che tutto, in queste ville pensate per rallegrare le estati dei signori, fosse mirato alla sorpresa, al divertimento.Oggi come allora, Villa Caprile sorprende e diverte. Innanzitutto perché in un solo sguardo si ha la visione d’insieme di tutto il complesso, in un gioco prospettico tipico del gusto barocco. Poi perché una volta entrati nei giardini all’italiana, tra sapienti geometrie di siepi e aiuole in technicolor, scatta un sofisticato meccanismo di giochi d’acqua che ha come protagonisti gli ignari visitatori” e se non vi basta e siete ancora curiosi c’è anche qualche recensione su TripAdvisor di questo gioiello splendido e un po’ dimenticato del centro Italia.

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