Il Bel Paese e il turismo enogastronomico: un binomio che continua a rimanere ben saldo nonostante l’ultimo anno di crisi pandemica. I turisti enogastronomici appaiono sempre più consapevoli ed esigenti: in questi mesi hanno infatti potuto affinare il loro palato anche grazie alla ricca offerta e ai suggerimenti degli esperti di e-commerce di vini, come Svinando.
Secondo il recente Rapporto sul Turismo Enogastronomico Italiano 2021 a cura di Roberta Garibaldi, esperta di turismo enogastronomico, enoturismo e cultura, il numero di turisti che vogliono scoprire i sapori del territorio è in effetti aumentato del 10%, nonostante siano diminuite le esperienze fruite.
A fronte di una crescita costante di questo fenomeno, ecco cinque mete imperdibili per chi ha voglia di tornare a scoprire l’Italia del vino e del buon cibo.
Il nostro viaggio comincia dall’Italia settentrionale, in Veneto. La Valpolicella si trova a pochi chilometri da Verona ed è una delle regioni vinicole italiane più importanti. Si estende tra il Lago di Garda, la Lessinia e la Val d’Adige, e comprende sette comuni: Fumane, Marano di Valpolicella, Negrar, Pescantina, San Pietro in Cariano, Sant’Anna d’Alfaedo e Sant’Ambrogio di Valpolicella.
La zona è famosa per il vino che vi si produce, da cui prende anche il nome: Valpolicella Classico, Valpolicella Ripasso, Amarone della Valpolicella e Recioto della Valpolicella.
Tappa obbligatoria per chi si reca in Valpolicella è la visita presso una cantina del luogo per degustare i vini e assaggiare i prodotti tipici, come i formaggi e i salumi della Lessinia.
Proseguendo il nostro viaggio verso ovest, arriviamo in Piemonte, nelle Langhe. Dichiarata Patrimonio dell’Umanità UNESCO dal 2014, la zona si trova tra le province di Asti e Cuneo.
Chi ama i prodotti di qualità a tavola non può perdersi un tour alla scoperta di questi territori.
Si parte da Alba assaporando il tartufo bianco, un mix di odori e sapori intensi, per proseguire verso Barolo, piccolo paese che dona i natali e il nome a uno dei vini italiani più famosi e apprezzati al mondo. Gli itinerari attraverso i vigneti sono infiniti, così come le degustazioni e le visite nelle cantine. D’altronde, le zone vitivinicole piemontesi sono aree di produzione di vini d’eccellenza e qualità internazionali.
Chi desidera respirare la tradizione storica della coltivazione della vite e dei processi di vinificazione, non può perdersi la magia di questi posti.
Arrivando in Toscana, si può scoprire la zona collinare del Chianti, tra le province di Siena, Firenze e Arezzo. È il luogo perfetto per chi vuole viaggiare nel tempo e ritrovarsi immerso in un’atmosfera medievale fatta di castelli, cantine e fattorie.
Tutto il Chianti prodotto è protetto dalla denominazione DOCG, ma i vini risultanti possono avere caratteristiche diverse. Infatti, le uve scelte sono le medesime – Sangiovese, Canaiolo, Malvasia del Chianti, Trebbiano Toscano – ma di volta in volta ne viene modificata la percentuale.
Il Chianti giovane e tutte le DOCG semplici sono perfetti vini da degustare durante tutto il pasto, mentre gli invecchiati e le Riserve sono da preferire con carni rosse, selvaggina e formaggi piccanti, tutti prodotti tipici toscani.
Alla scoperta dei territori italiani, eccoci in Puglia: terra di mare e sole, ma non solo. Le specialità regionali hanno oltrepassato i confini e sono diventate famose in tutto lo Stivale: dalla burrata alle cime di rapa, dalle orecchiette fatte in case al pane di Altamura DOC.
Pranzare con i prodotti tipici preparati con olio extravergine di oliva, l’oro degli dèi, è un dono da non sottovalutare.
Se si parla di Puglia naturalmente non possiamo non nominare gli eccellenti vini che si producono in questa zona, come il Primitivo di Manduria e il Negroamaro. È possibile visitare una cantina storica e degustare prodotti tipici a base di carne, salumi e formaggi.
Terminiamo il nostro viaggio in Gallura, nella parte nord-orientale della Sardegna, che vanta un territorio eterogeneo e ricco di paesaggi mozzafiato. È in questo lembo di terra che si coltiva il Vermentino, una delle quattro diverse varietà di uve sarde. Dal colore giallo paglierino, il Vermentino di Gallura DOCG riflette i profumi e i sapori della sua terra.
Qui si trovano i prodotti più noti della tradizione sarda, dall’agnello IGP al carciofo spinoso DOP. L’elenco dei piatti tipici dell’isola è lunghissimo: li pulicioni gadduresi, la sùppa cuata, i cartocci di pesce fritto e la trippa di vitello con i fagioli o al pomodoro sono solo alcuni dei piatti da abbinare agli incredibili vini sardi.
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