Viaggi

Il Parco dei Tarocchi, un giardino nel cuore della Toscana che sembra progettato da Gaudì

Foto di Simone Ramella via Flickr

 

È un po’ paradossale ma anche giustamente comprensibile il fatto che molti di voi abbiano visitato almeno una volta il leggendario Parc Guell di Gaudì a Barcellona e allo stesso tempo non conoscano, probabilmente, l’esistenza di questa piccola perla incastonata nel paesaggio nostrano, per l’esattezza in Toscana.

 

Foto di Simone Ramella VIA Flickrmore
Foto di Nacho Pintos VIA Flickrmore
Foto di Simone Ramella VIA Flickrmore
Foto di g.sighele VIA Flickrmore
Foto di g.sighele VIA Flickrmore
Foto di g.sighele VIA Flickrmore
Foto di 2beiner VIA Flickrmore
Foto di Simone Ramella VIA Flickrmore
Foto di Simone Ramella VIA Flickrmore
Foto di fa73 VIA Flickr

Stiamo parlando del Giardino dei Tarocchi, situato sul versante meridionale della collina di Garavicchio, a Capalbio, nella Maremma toscana. Il parco ha preso grande ispirazione dalle opere del celebre artista spagnolo e deve il nome alle ventidue imponenti figure dedicate appunto agli arcani dei tarocchi. Le realizzazioni in cemento e acciaio sono ricoperte da vetri, specchi e ceramiche colorate e vanno a comporre delle installazioni molto simili a dei mosaici.

 

Foto di Alessandro Bonvini VIA Flickr

 

L’idea arriva da una sorta di visione mistica, che ha portato l’artista franco-statunitense Niki de Saint Phalle a dedicare 17 anni della propria vita e 10 miliardi di lire alla realizzazione di questo stupendo parco che emana mistero ed esoterismo da ogni angolo.

Dal 1998 (anno in cui è stato aperto al pubblico) è possibile perdersi nei meandri del giardino, attraverso percorsi diversi e soffermarsi a leggere i bizzarri ed enigmatici messaggi che sono stati messi ovunque dall’artista e dai suoi collaboratori.

 

Foto di Gianlu Colombi VIA Flikr

 

Sembra di avventurarsi in un mondo parallelo, abitato da magiche creature alte più di 10 metri immerse nella natura, piene di significato spirituale e artistico. Un percorso attraverso 22 imponenti opere d’arte, alcune delle quali visitabili anche dall’interno, che lasciano a bocca aperta, soprattutto se si pensa al fatto che il luogo è semi-sconosciuto.

La prossima volta che passate per la Maremma, posto incredibile di per sé, non perdete l’occasione di vivere anche quest’ esperienza, che vi lascerà senza dubbio un ricordo ancora più intenso di quelle terre.

 

Andrea Bonn

Published by
Andrea Bonn

Recent Posts

L’importanza del legame con i tifosi per le associazioni sportive locali

Squadre e associazioni sportive: gli accessori che aiutano a rendere profondo il legame con i…

2 mesi ago

Il ragazzo meraviglia: Robin Champloo

Juni Ba ne Il ragazzo meraviglia dimostra quanto il comics "americano" sia ancora vivo e…

2 mesi ago

Laika: puoi fidarti di me

Nick Abadzis celebra la cagnolina Laika in un fumetto superlativo, pubblicato da Tunué. I could…

2 mesi ago

The Brutalist: si può fare architettura dopo Buchenwald?

The Brutalist di Brady Corbet  risponde di sì, che è l'unica meta possibile di quel…

2 mesi ago

Suoni ancestrali, una conchiglia con dentro un enigma

Con Suoni ancestrali Perrine Tripier realizza un romanzo sconvolgente e perturbante che parla di politica,…

2 mesi ago

Kingdom Come: Deliverance II. Son monarca, son boemio

Kingdom Come: Deliverance II di Warhorse Studios è un instant-classic del gioco di ruolo. La…

2 mesi ago