Quando la noia e la monotonia prendono il sopravvento in una lunga giornata invernale, viene naturale viaggiare con la mente e pensare a quando avrete a disposizione dei giorni per le vostre ferie.
Che sia alla volta di una città europea, o nel trascorrere un weekend in montagna, le limitate risorse vi fanno però tornare sulla terra, per ridimensionare i vostri piani. Volete viaggiare, ma la realtà ve lo impedisce.
Tuttavia, perché sprecare un weekend sul divano quando il nostro bel paese offre alcune tra le più belle mete?
Avete dei giorni d’evasione ma siete indecisi su dove andare?
Qui sotto noi vi diamo un suggerimento.
Palmanova, in provincia di Udine, è una fortezza entrata a far parte del Patrimonio UNESCO.
Chiamata “città stellata”, per la sua pianta poligonale a stella con 9 punte, la storica città di Palmanova sorge nel territorio del Friuli, conteso nel XVI secolo tra la Repubblica di Venezia e il regno d’Austria. Gli architetti veneziani, per contrastare la minaccia Ottomana e Asburgica, la costruirono grazie al modello utopico della città rinascimentale ideale.
Già teorizzata da filosofi, artisti e intellettuali, l’idea di città perfettamente geometrica, circondata da alte mura, era piuttosto comune nell’arte e nella letteratura del XVI secolo.
Originariamente chiamata Palma, fu fondata il 7 ottobre 1593, creata per celebrare la vittoria sulle forze Ottomane nella battaglia di Lepanto di vent’anni prima. L’ultimo anello di mura venne innalzato tra il 1806 e 1813, sotto il dominio imperiale di Napoleone Bonaparte, che la rinominò Palmanova, cioè “nuova Palma”.
Prima di intraprendere un viaggio verso Palmanova ci sono alcune cose che devi sapere.
Innanzitutto, le coordinate della città sono quelle della piazza esagonale perfettamente al centro della città, Piazza Grande. Intorno, sono state costruite diverse fortificazioni che risalgono al sedicesimo secolo, le quali permettono l’ingresso alla città: Porta Udine, Porta Cividale e Porta Aquileia.
Ogni anno, la prima settimana di Settembre, la città viene festeggiata con una celebrazione che ricostruisce l’inizio della guerra tra gli Ottomani e gli Asburgo nel 1615.
Un modo per sentirsi vicini ai lontani cugini medievali.