Il comune di Curon Venosta si trova in Alto Adige, nella provincia autonoma di Bolzano. Da quelle parti l’aria è buona e ci sono un sacco di cose da fare per passare il tempo e tenersi in forma.
Ad esempio, per i turisti amanti della bici c’è la pista ciclabile dell’Adige, che è lunga 80 km e percorre tutta la Val Venosta nell’antica Via Claudia Augusta. Per fare un giro di tutta la valle potete utilizzare il treno panoramico, con le sue ampie finestre per ammirare il paesaggio e il Castel Coira a Sluderno, uno spettacolare castello del 1256.
Se poi siete bravi automobilisti e volete avventurarvi su per la strada tutta tornanti del Passo dello Stelvio, potrete anche godere del Parco Nazionale. Ma queste sono le mete classiche di quelli che decidono di fare una vacanza in Val Venosta.
La storia che vi raccontiamo invece è molto più strana: si narra che nell’anno 1950, gli abitanti di Curon siano stati informati dalle autorità che avrebbero dovuto evacuare le proprie abitazioni per lasciare spazio a una diga. La popolazione non voleva affatto quella costruzione e si rivolse persino al Papa per scongiurarne la costruzione, ma invano.
In quell’anno infatti, 163 abitazioni e la chiesa del paese furono sommerse dall’unione di due laghi, creando un bacino artificiale, il lago di Resia, che diventò il più grande del Trentino Alto Adige.
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Il nuovo paese fu costruito a monte del precedente e l’unica memoria che rimane del loro centro abitato originale, dei loro campi coltivati e delle loro case è il campanile della vecchia chiesa, che svetta dal lago e si erge verso il cielo, senza la terra che lo sostiene.
La visione del campanile è spettacolare e d’inverno, quando il lago è ghiacciato, si può addirittura raggiungere a piedi. Un gioiello nascosto d’Italia, che vale assolutamente la pena di visitare, anche come meta estiva alternativa, per stare un po’ al fresco ed evitare la folla.
Nel giugno del 2020, Netflix ha prodotto una serie tv dal titolo Curon, ambientata proprio nel paese del campanile sommerso. I protagonisti della serie tv sono i gemelli Mauro e Daria, che giungono in Val Venosta a seguito della madre Anna, originaria di Curon. Diventata ragazza madre a 17 anni, Anna è una donna in fuga dal dolore, che vuole ricostruirsi una vita lontana dall’ex marito. Cerca rifugio proprio nel suo paese natale: non sa, però, che quello è il posto peggiore in cui fuggire dagli incubi.
È proprio il momento giusto per una gita fuori porta in questo luogo pieno di fascino e mistero.
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