Nei giardini della bellissima Villa Pisani di Stra, in provincia di Venezia, c’è un labirinto talmente complesso da aver sconfitto l’ingegno strategico di Napoleone Bonaparte il quale, provando a sfidare l’intricato dedalo nel 1807, vi si perse completamente. Il labirinto fu commissionato nel 1720 dal Doge veneziano Alvise Pisani all’architetto Gerolamo Frigimelica con lo scopo di adornare i giardini della maestosa villa di 114 stanze scelta come residenza dall’aristocratico.
Il labirinto è distribuito su nove cerchi concentrici che circondano una piccola torre sulla cui sommità si trova una statua di Minerva, dea della saggezza e delle arti nell’antica Grecia, ed è composto da un’intricata rete di passaggi delineati da delle altissime siepi di bosso.
Il percorso è ricco di false piste e strade senza uscita e l’altezza delle siepi non permette in alcun modo ai visitatori di orientarsi. Anche una volta raggiunto il centro del labirinto la situazione non cambia: la sommità della torre centrale è l’unico punto da cui è possibile scavalcare con lo sguardo le altissime siepi, ma l’unico modo per raggiungerla, e arrivare così al cospetto di Minerva, è salire una doppia scala elicoidale che ad ogni gradino disorienta nuovamente i visitatori.
Napoleone non è stato l’unico tiranno ad aver perso la sfida di questo intricatissimo labirinto: nel corso del ventennio fascista Benito Mussolini ha più volte scelto Villa Pisani come sede per gli incontri istituzionali più importanti e nel 1934 invitò Adolf Hitler presso la maestosa residenza. Pare che in quell’occasione nessuno dei due dittatori abbia avuto il coraggio di sfidare l’intricato dedalo e di prendersi il rischio di perdersi nel tentativo di incontrare la dea della saggezza. (Ebbene sì, ha indietreggiato).
Il labirinto non è l’unica attrattiva presente nel contesto di Villa Pisani: anche l’edificio in se è un’opera architettonica in stile barocco di mirabile bellezza e al suo interno le mura sono adornate da affreschi che celebrano la potente famiglia Pisani accanto a opere che raffigurano gli dei dell’Olimpo. Nei 30 acri di giardino che circondano la villa è possibile ammirare, oltre al labirinto terrore dei tiranni, una piscina riflettente su modello di quella presente nei giardini di Versailles, una piccola foresta in miniatura e una vasta aranciera.
Se amate i dedali, ma non siete troppo convinti dalle temperature delle più recenti versioni fatte di neve, e sentite il bisogno di passare del tempo al cospetto della dea della saggezza e delle arti, il labirinto di Villa Pisani è il posto che fa per voi.