Chiunque abbia visitato Roma e si sia trovato a passare nei pressi di Piazzale Ostiense avrà sicuramente notato la piramide in stile egizio che sorge accanto a Porta San Paolo. Questo monumento potrebbe sembrare il frutto di uno scellerato piano urbanistico modernista e invece la Piramide Cestia porta con se un’antichissima storia e alcune misteriose leggende.
Il monumento alto 36 metri è stato edificato tra il 18 e il 12 A.C. e doveva fungere da mausoleo per Gaius Cestius Epulo, un facoltoso romano. La forma di questa tomba si deve al fatto che nel 30 A.C. l’Egitto diventò provincia romana e in quegli anni obelischi e costruzioni piramidali diventarono una vera e propria moda nella capitale dell’impero.
La forma della Piramide Cestia appare leggermente diversa dalle più note piramidi egizie: l’angolo della punta è decismente più acuto di quello delle originali, probabilmente a causa del fatto che i costruttori romani abbiano usato il calcestruzzo, un materiale allora sconosciuto in Egitto e più facile da tagliare delle pietre calcaree.
Un’ altra spiegazione di questa differenza nelle proporzioni potrebbe derivare dal fatto che i costruttori romani non si siano ispirati al modello di Giza, ma a quello decisamente più “appuntito” delle piramidi nubiane (nell’attuale Sudan).
Originariamente il mausoleo faceva parte di un complesso monumentale più ampio composto da una recinzione quadrata in tufo con delle colonne poste ai quattro angoli, mentre all’ingresso della piramide vi erano due statue del defunto. Conosciamo veramente poco dell’ abbiente romano che aveva commissionato la piramide come suo mausoleo dato che al suo interno non sono stati ritrovati reperti significativi a causa dei continui saccheggi avvenuti nel tempo.
Di tutte le piramidi edificate a Roma durante il periodo in cui l’architettura egizia diventò di moda solo la Piramide Cestia e l’Obelisco di Piazza Montecitorio hanno resistito all’usura del tempo e alle successive mode della capitale dell’impero. L’ altra piramide romana di cui si hanno testimonianze storiche, la cosidetta piramide di Romolo che sorgeva presso l’attuale Castel Sant’Angelo, fu smantellata per riciclare il marmo che fu successivamente usato per costruire la scala della Basilica di San Pietro.
Secondo una leggenda diffusasi durante il Medioevo si credeva che i due mausolei fossero le tombe dei due fondatori della capitale, Romolo e Remo. Questa credenza andò avanti fino al 1600 quando all’interno della Piramide Cestia fu rinvenuta un’inscrizione che conferma senza ombra di dubbio che il monumento fu progettato per essere la tomba di Gaius Cestius Epulo.
Attualmente la Piramide Cestia è l’unica nel suo genere sul territorio italiano e si trova vicino la stazione della metropolitana “Piramide” della linea B, l’interno del mausoleo è visitabile solo su permesso speciale dato dal comune, ma la sua visione anche dall’esterno resta un’esperienza al limite tra realtà e sogno.