Poco più lontano dalla famosa località che attira turisti da ogni dove, Sassi di Matera, sorge nella città pugliese la chiesa del Purgatorio, una bellissima chiesa barocca decorata da scheletri ed elementi legati al tema della morte e della redenzione.
Costruita tra il 1725 e il 1747 per volontà della laica Confraternita della Morte, la chiesa del Purgatorio venne innalzata con lo scopo di accogliere fedeli che pregassero per le anime dei defunti imprigionati nel limbo, uno spazio indefinito considerato né paradiso, né inferno.
A prima vista, salta all’occhio l’imponente facciata slanciata, che presenta una parte superiore decorata da angeli, cesti di frutta e penitenti intrappolati nelle fiamme, mentre nella parte inferiore, un portale d’ingresso in legno è ripartito in 36 quadrati, decorati da otto teschi, quelli superiori rappresentanti la nobiltà e il clero, mentre i quattro inferiori rappresentano la gente comune. Il portale d’ingresso della chiesa inoltre è decorata con ossa a forma di femori, che riempiono i quadrati restanti.
Sopra la porta d’entrata si trova un timpano, decorato con due scheletri, uno rappresentato con la falce (elemento tipico della morte), e l’altro con una clessidra, quasi a rappresentare in modo complementare lo scorrere del tempo e l’impossibilità di sfuggire di fronte all’ineluttabile morte. Divide i due scheletri una cornice, anch’essa a forma di scheletro, con all’interno una persona che brucia tra le fiamme.
Al suo interno, la chiesa è sormontata da una cupola ottagonale ed è decorata da opere d’arte che rappresentano le anime bloccate nel purgatorio e diversi santi, di cui otto tele che rappresentano la passione di Cristo, arricchita da altre piccole decorazioni di scheletri e teschi, che riempiono lo spazio della chiesa. Nell’abside interno, sono raffigurati i due padroni della città di Matera, Sant’Eustachio e Madonna della Bruna. All’interno di questa chiesa di pianta a croce greca, si trova un affascinate organo a canne datato al 1755, che sormonta l’entrata dall’interno.