L’Etna è in Sicilia ed è il vulcano più alto d’Europa. Le opzioni per chi vuole fare una gita da queste parti variano a seconda del tempo a disposizione, delle proprie capacità fisiche e, naturalmente, dal budget a disposizione. L’escursione ai crateri dei Monti Silvestri è l’approccio più soft all’Etna, ci si può andare coi bambini e coi nonni e il buon risultato è comunque garantito. tra l’altro in periodo di Covid sono poco frequentati anche se vicini al parcheggio turistico.
L’Etna raggiunge i 3330 metri ai crateri sommitali, ma è costellato di bocche di fuoco e crateri più piccoli che si sono aperti negli anni durante il processo di crescita di questo gigante roccioso. Nuove e vecchie colate si sovrappongono in strati di roccia nera e rossastra che modificano il territorio e creano un’ambientazione molto particolare. La colata del 1983 ha travolto anche alcune case, come questa che compare dopo un tornante salendo lungo la strada provinciale 92.
Qualche curva dopo la casa e si raggiunge il parcheggio di Nicolosi Nord (detta anche Etna Sud per far fare un po’ di confusione ai turisti) dove c’è il Rifugio Sapienza e dove parte la funivia per salire verso la cima. I crateri dei monti Silvestri sono in fondo alla strada, sulla sinistra e sulla destra prima di iniziare a scendere per Zafferana Etnea.
Il cratere più alto è denominato Cratere Superiore, il più basso è giustamente quello Inferiore. Passeggiare in questa zona è affascinante, si può percorrere tutta la circonferenza del cratere sul bordo e si può anche scendere dentro il cratere che è ormai chiuso. Incontriamo anche un photo shooting di moda che cerca di sfruttare i brevi momenti in cui le nuvole basse imitano il fumo del vulcano.
Questi crateri si sono formati nell’anno 1892 con un’eruzione durata sei mesi, il nome di Crateri Silvestri è a ricordo di un vulcanologo morto due anni prima dell’eruzione. Qui siamo a circa 1900 metri d’altezza, c’è pochissima vegetazione e il colore della lava è nero con sfumature rosse, tanto che a tratti ricordano i paesaggi marziani delle foto della NASA.
C’è poca vegetazione, gli insetti si riparano dal clima nascondendosi sotto i sassi, se girate qualche pietra potete trovare una coccinella, chissà se anche su Marte succede così?
Il paesaggio offre ovunque scorci incredibili, che emozionano i visitatori e i panorami lasciano col fiato sospeso. Il contrasto con la Sicilia delle spiagge e delle località balneari è totale e rende l’esperienza memorabile. Nella zona del parcheggio o lungo la provinciale salendo, ci sono alcuni negozietti che vendono souvenir per turisti, la pietra lavica può essere anche rifusa e colata in stampi, viene quindi fatto di tutto. Le cose migliori sono forse i braccialetti fatti con perline ricavate dalla lava, tipo queste. Se avete dei figli troveranno sicuramente qualcosa di indispensabile e bellissimo che dovrete comprare, per favore – per quanto possibile – guidateli ad un acquisto sensato!
Nelle foto della gallery qui sotto gli scorci più belli dei crateri dei Monti Silvestri sull’Etna.
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Se si vuole andare più in alto, sulla cima del vulcano siciliano, occorre prendere la funivia che porta a quota 2500 metri. Da lì si possono prendere macchine e pulmini per salire ulteriormente e poi si deve fare un tratto a piedi con le guide locali, se ne va tutta la giornata. Salire solo con la funivia e fermarsi lì al terminal è invece sconsigliato, più voci riportano che se si sale conviene proseguire fino alla cima.