In provincia di Macerata c’è un paesino che conta poco più di 10.000 abitanti eppure entra a pieno titolo nella classifica dei borghi più belli d‘Italia. Cingoli è ricco di storia e di monumenti e, data la sua posizione, si è guadagnato il nome di balcone delle Marche.
Questa terrazza panoramica si differenzia completamente per clima e veduta da quella di Sighignola ( ai più nota come il balcone d’Italia), Cingoli è un piccolo borgo con un centro storico ricco di meraviglie e per questo è considerato uno dei posti più adatti per una tranquilla passeggiata romantica.
Gli autoctoni consigliano di lasciare la macchina appena fuori il centro storico, nel parcheggio di Porta Pia, e proseguire a piedi verso il belvedere attraversando Corso Garibaldi, la vena principale del paese. Subito ci si imbatte in Palazzo Castiglioni: abitazione patrizia costruita alla fine del XVII secolo e notevolmente rimaneggiata negli anni centrali del XIX secolo, abitata dall’omonima famiglia che diede i natali a molte personalità di spicco della chiesa cattolica: il pontefice Urbano II del ramo Borgogna, papa Celestino IV, ed infine Francesco Saverio Castiglioni che prese il nome di papa Pio VIII e i cui arredi e oggetti personali sono attualmente custoditi nell’edificio.
Continuando il percorso nel centro storico di Cingoli ci si imbatte in altri mirabili edifici ricchi di storia: Il Palazzo Municipale con la su torre dell‘orologio, Il palazzo Cima della Scala che conserva al suo interno stucchi e decorazioni pittoriche seicentesche al fianco di decorazioni più tarde, tra le quali spicca un ciclo di affreschi eseguiti nella prima metà dell’Ottocento dal pittore Corrado Corradi.
Meritano una sosta anche il Palazzetto Silvestri, residenza nobiliare che conserva alcune caratteristiche architettoniche cinquecentesche e la Fontana di Maltempo, elegante fontana pubblica rinascimentale con un’enigmatica simbologia del motivo centrale.
Tra gli edifici religiosi vanno segnalati, tra gli altri, la Cattedrale seicantesca dedicata a Santa Maria Assunta, la piccola chiesa romanico gotica Collegiata di Sant’Esuperanzio e la chiesa di San Domenico che custodisce una Madonna del Rosario e Santi opera di Lorenzo Lotto.
Una volta visitato il centro storico di questo paesino, ormai sazi di arte e storia, ci si può godere il panorama del balcone delle Marche: dalle mura castellane di Cingoli la vista spazia su gran parte del territorio marchigiano incastonato nella cornice naturale del Mar Adriatico e del Monte Conero. Alle spalle del balcone delle Marche vi è un altra montagna dall’aspetto singolare il Monte San Vicino formazione montuosa di 1479 m dalla forma trapezoidale.
Se siete alla ricerca del week-end perfetto, Cingoli ha veramente molto da offrirvi: un centro storico in cui perdersi tra edifici meravigliosi e ricchi di storia, un panorama mozzafiato incastonato dall contesto montuoso dell’Appennino umbro-marchigiano e non ultima la cucina tipica delle zone tra cui spiccano i frescarelli e la crescia di formaggio.