A pochi chilometri da Roma giace nascosto un pezzo della storia del nostro Novecento di cui molti, ancora oggi, ignorano l’esistenza. È il bunker del monte Soratte, avamposto bellico che nel corso della Seconda Guerra Mondiale ospitò il comando del generale Albert Kesselring, che da quell’angolo remoto d’Italia guidò dal settembre del 1943 al giugno del 1944 i fronti di guerra di tutta l’Europa meridionale.
Situato 300 metri sotto il livello del mare, nel territorio del comune di Sant’Oreste, poco più a nord del Lago di Bracciano, il bunker Soratte venne fatto costruire nel 1937 da Mussolini, sotto le mentite spoglie di fabbrica delle armi della Breda. In realtà, negli obiettivi del Duce, questo dedalo di gallerie sotterranee doveva servire come rifugio antiaereo per le alte cariche dell’Esercito Italiano.
Ancora oggi la struttura – circa 4 km di lunghezza, ma progettata per arrivare a 14 km – rappresenta una delle più imponenti opere di ingegneria militare d’Europa.
Nel momento dello sbarco degli alleati in Sicilia, subito dopo l’armistizio italiano, la galleria venne occupata dalle truppe tedesche di Kesselring, che avevano il compito di bloccare l’ascesa degli invasori. Durante i dieci mesi di permanenza tedesca – dal 13 settembre del ’43 al 3 giugno del ’44 – il bunker Soratte resistette anche a un violento attacco aereo, che gli causò alcuni danni senza però scalfire il suo scheletro.
Quando Kesselring decise di abbandonare l’avamposto del Soratte diede ordine ai suoi militari di dar fuoco a tutta la struttura, che anche in questo caso però si dimostrò altamente resistente, non lasciando che le fiamme suggellassero la sua fine. Dopo uno iato durato qualche anno, in cui venne utilizzata come polveriera dall’esercito, il governo, sotto la spinta della NATO, decise di deputare il rifugio a bunker anti-atomico in caso di attacco nucleare su Roma.
Il complesso venne collaudato a livello strutturale, ma ovviamente mai utilizzato, e rimase così abbandonato. Dal 2003 il Comune di Sant’Oreste ha avviato però dei lavori di recupero su tutta l’area, per farne un polo museale, e coadiuvato dal prezioso aiuto dell’Associazione Culturale Bunker Soratte il sito ad oggi è visitabile.
Nel percorso lungo il ventre del Soratte possono essere ammirati veicoli storici militari e civili tra cui missili e carri armati che furono dell’artiglieria tedesca. Scendendo ancora più in profondità può essere poi visitato il bunker a prova di bomba atomica, atto ad ospitare i membri del governo e il Presidente della Repubblica Italiana in caso di conseguenze nefaste durante gli anni della Guerra Fredda.
Il prossimo 7 e 8 maggio, in occasione del 72° anniversario del bombardamento sul Soratte, l’Associazione organizza delle speciali visite guidate nella struttura, accompagnate anche da una rievocazione storica con dei veri figuranti in uniforme e uno spettacolo aeronautico. Per info e prenotazioni vi basta consultare questo link.