Viaggi
di Edoardo De Martinis 13 Ottobre 2017

Una gita a Brisighella, il borgo con l’orologio dove le ore non esistono

Il borgo medievale di Brisighella è famoso per la cucina e per lo sviluppo sui “Tre Colli”


Prima che la Romagna ci proponga la spensieratezza della costa adriatica, c’è un su e giù di colli e una distesa di borghi medievali. Uno tra i più degni di nota è Brisighella, che sviluppa a ridosso del Parco Regionale della Vena del Gesso, nell’Appennino Tosco-Romagnolo, a metà strada fra Firenze e Ravenna.

Particolare è la storia intorno all’origine del nome della città. Si passa da “vetta, altura“, passando per il veneto “briciola” (cioè piccola porzione della Serenissima Repubblica in Romagna) ed infine dal greco “cavolo“, con riferimento a un luogo adatto alla coltivazione dell’ortaggio.

Brisighella è anche conosciuta come “Borgo dei Tre Colli“: la Rocca, il Santuario di Monticino e la Torre dell’Orologio. Quest’ultimo è un orologio un po’ aticipico, visto che ha 6 settori al posto di 12 e c’è solo una lancetta corta per ore e minuti.

Un post condiviso da Gabrielle Sabato (@gsabato) in data:

Da buona tradizione romagnola, Brisighella è famosa per il lato gastronomico, essendo anche “Città Slow” e città “dell’olio e del vino“.

Innumerevoli sono le sagre dove i prodotti tipici diventano protagonisti delle tavole del paese, mostrandosi attivissima per la sua varietà culinaria.
Riconoscimento del successo della città è la “bandiera arancione” assegnata da Touring Club Italiano, che denota l’eccellenza del borgo a livello nazionale.

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