Molto tempo fa, in una galassia totalmente simile alla nostra, un giovane George Lucas visitò la città sperimentale di Arcosanti, in Arizona, negli Stati Uniti La notizia potrebbe non avere niente di speciale, se non che l’inventore della saga di fantascienza più seguita di tutti i tempi, Star Wars, prese spunto proprio da alcuni degli edifici di questo luogo fantastico per disegnare il suo mondo, specialmente Tatooine, in cui nacquero Anakin e Luke Skywalker.
Ma cos’è nel dettaglio questa città sperimentale? È stata ideata dall’architetto italiano Paolo Soleri, che dopo aver progettato il palazzo Solimene a Vietri sul Mare, si stabilì negli Stati Uniti, in Arizona. Vicino al deserto di Sonora e a 70 miglia da Phoenix, nel 1970, diede vita alla città di Arcosanti, alla quale ha lavorato fino al 2013, data della sua morte.
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La particolarità di questo luogo sono gli edifici totalmente autosostenibili e la loro forma. Si tratta infatti di una città compatta, un concetto che viene definito arcology, un mix tra architettura ed ecologia.
I suoi edifici, rimasti purtroppo incompiuti sono fatti di linee curve, che si sposano perfettamente col territorio e che sembrano le case degli Hobbit (nonché degli Ewok, e si ritorna a Star Wars).
Purtroppo, il suo progetto è stato messo in atto solo al 5%, ma gli abitanti della comunità che vi risiede stanno mettendo in pratica i suoi insegnamenti, grazie a workshop di agricoltura e di design tenuti nelle sale delle sue costruzioni.
La residenza primaria di Arcosanti ha degli interni perfettamente in linea con gli esterni. Grandi finestre rotonde e un’architettura basica, che si integra col territorio.
Il progetto originario di Arcosanti prevedeva una serie di edifici sempre più enormi, come per diventare una megalopoli futuristica. Un tempio nel deserto che farebbe la felicità di Mad Max e della sua gente. Qui sotto potete vedere l’idea finale che Paolo Soleri aveva in mente.
L’edificio più caratteristico è sicuramente il Duomo di Arcosanti, una costruzione polifunzionale che sembra una cappella vaticana sezionata a metà, una sorta di anfiteatro scaldato dal sole in cui poter fare mostre, concerti e riunioni.
Manco a dirlo, gli abitanti e i visitatori di Arcosanti cercano al suo interno un’esperienza quasi mistica e si trovano lì per happening o per vivere alcuni momenti magici, abbellendo il luogo con festival, installazioni e colori che sia fondono con il tramonto nel deserto. Se passate da quelle parti, una visita è assolutamente dovuta.
FONTE | designboom, wired