“Il più grande cambiamento nella storia della televisione, più grande dell’arrivo del colore”. Non gioca certo al ribasso Reed Hastings, co-fondatore e CEO di Netflix, arrivato a Milano per presentare lo sbarco in Italia della sua azienda. Pizzetto brizzolato, giacca e camicia bianca su jeans sportivi, Hastings sembra uscito da uno dei prodotti creati da Netflix: è così che ti immagini il boss di un’azienda in una serie tv, con il sorriso sempre largo, la parlata lenta da narratore di fiabe che permette a tutti di seguire il filo del discorso e la risata in grado di sovrastare quella di tutti gli altri. Un mix di carisma e disponibilità che diventa magnetico in pochi istanti e che trascina tutta la sala all’interno del racconto di come Netflix sia diventata uno dei colossi della produzione audiovisiva a livello internazionale.
Un ruolo conquistato nel corso degli ultimi anni, un lasso di tempo molto breve se si pensa alla storia della televisione. È proprio questo uno dei punti su cui batte maggiormente Hastings durante la conferenza stampa di lancio: nell’arco di dieci anni gli smartphone hanno conquistato il mondo e cambiato le nostre abitudini, mentre la televisione è rimasta sostanzialmente la stessa per decenni. Netflix si pone come il servizio che sta facendo fare un passo avanti mai conosciuto dalla tv: secondo Hastings tra qualche anno i bambini ci chiederanno cosa significava dire che un programma andava in onda a una certa ora.
La parola più pronunciata dal fondatore è una parola al 1000% americana: libertà. Libertà di scegliere cosa guardare, a che ora, su che supporto e senza attese di alcun tipo: quello che viene pubblicato su Netflix è disponibile istantaneamente in tutto il mondo e secondo Hastings questo è l’elemento che, insieme a un prezzo accessibile, ha permesso di far calare la pirateria audiovisiva in tutti i paesi in cui è presente Netflix. Libertà di fruizione, ma anche di creazione: è quello che ribadiscono senza sosta il responsabile dei contenuti Ted Sarandos e i talent presenti alla conferenza stampa: da Taylor Schilling per Orange Is The New Black a Daryl Hannah per Sense8, passando per Will Arnett (Bojack Horseman), Pierfrancesco Favino (Marco Polo) e Krysten Ritter (Marvel’s Jessica Jones). Tutti sono d’accordo nel dire che lavorare per Netflix è un sogno: grande qualità, scrittura eccezionale, visibilità globale istantanea.
È la presentazione, normale ascoltare un coro di elogi e belle parole senza soluzione di continuità, fino al punto paradossale di non ritorno, che arriva quando Reed Hastings afferma che per il primo anno non puntano a obiettivi economici, ma alla felicità degli utenti. Ok, ripuliamo dal miele e dal marketing e passiamo oltre, perché Hastings parla anche di elementi più concreti: il loro obiettivo è che in Italia un nucleo famigliare su tre abbia un abbonamento Netflix. Negli USA hanno impiegato sette anni a raggiungere questo risultato, in Italia si vedrà.
Dopo tanti discorsi e presentazioni, però, è il momento di entrare davvero in Netflix: dalla mezzanotte di oggi è possibile creare il proprio account e usufruire di un mese gratuito e così si può finalmente fare chiarezza sul catalogo del servizio, da mesi al centro di speculazioni di ogni tipo.
Cosa c’è dentro Netflix?
C’è tanta roba, sinceramente più di quella che immaginavamo. Tutto disponibile doppiato in italiano, ma anche in lingua originale con sottotitoli. Ci sono ovviamente le produzioni Netflix, tra cui vanno sottolineate le serie tv Narcos, Marvel’s Daredevil e Sense8, ancora inedite in Italia. Ci sono anche tante serie complete e di grandissimo successo come How I Met Your Mother, Dexter, Prison Break o House e titoli più di culto come Black Mirror, The Killing o Sons of Anarchy. Non solo serie concluse e ormai in archivio: nel catalogo ci sono anche Scream, The Originals, New Girl e molte altre che sono ancora in onda. Senza dimenticare i prodotti che arriveranno, come Marvel’s Jessica Jones (dal 20 novembre) e lo speciale natalizio di Bill Murray in cui comparirà anche George Clooney.
La sensazione che circolava prima del lancio era quella del rischio flop, di una possibilità di scelta molto limitata. Non è così, soprattutto per le serie. Per i film il discorso è diverso: c’è il primo film di Netflix (Beasts of No Nation di Cary Fukunaga, il regista del primo True Detective), ma i titoli non sono molti e questo pare al momento il campo su cui Sky Online e Infinity, i due principali competitor, possono puntare per contrastare l’hype che sta circondando da mesi Netflix.
Come ci si iscrive?
Niente di più semplice: andate su www.netflix.com e trovate una schermata con un bottone rosso nel mezzo che dice “Inizia il tuo mese gratuito”. Poi ti registri con la tua email e la password, come in ogni altro sito del mondo.
Quanto costa?
Si parte dall’entry level di 7,99 € al mese che comprende tutto il catalogo in qualità standard (SD), un dispositivo per volta. Per 9,99 € al mese vedrete tutto il catalogo in alta definizione (HD) su due dispositivi alla volta e per 11,99 € al mese avrete il pacchetto completo: tutto il catalogo, definizione ultraHD, 4K (quando disponibile) e streaming su quattro dispositivi in contemporanea.
Come si paga?
La scelta è tra carta di credito (Visa, Mastercard, American Express) o account PayPal. Per i clienti Tim dotati di set-top-box TimVision o per quelli Vodafone, sarà possibile addebitare Netflix in bolletta.
Dove si guarda Netflix?
Essendo un servizio di streaming, non c’è da scaricare nulla, basta avere una linea internet ADSL. Senza connessione non si vede un tubo. Se avete una connessione ballerina o se all’improvviso salta, il film si ferma. Il catalogo di Netflix è tutto on demand, non esiste un palinsesto. Si può guardare sul computer e sugli smartphone tramite le app ufficiali e il sito, ma anche sui televisori. Quelli di nuova generazione hanno già la connessione a internet e la app di Netflix installata. Altrimenti per guardarlo in tv basta avere una consolle collegata a internet, una Apple tv o una chiavetta Chromecast. Per gli abbonati Tim e Vodafone di cui sopra, ci saranno dei decoder proprio come per Sky.