Wile E. Coyote e Roadrunner (Beep Beep per gli amici) sono stati ideati da Chuck Jones per la Warner Bros e oggi è il loro compleanno, dal momento che sono partiti insieme, nel vero senso della parola, il 16 settembre del 1949. Uno è diventato un’icona, l’altro no e il motivo è semplicissimo: amiamo i geniali perdenti e Wile E . Coyote ne è il simbolo. Uno di noi.
La storia è sempre quella, lo struzzo (che non è uno struzzo ma un uccello dei deserti americani, dal nome scientifico di Geococcyx californianus ma alla fine chi se ne importa) corre velocissimo e trolla il coyote, che tenta di cacciarlo in ogni modo possibile e immaginabile, grazie anche al suo genio inventivo e ai marchingegni cortesemente forniti dalla ditta ACME (razzi, calamite termiche, intricati sistemi di leve e contrappesi) che gli vengono recapitati più velocemente dei pacchi di Amazon tra i canyon e le gole mortali. Il designer Rob Loukotka ha creato i poster artistici dei prodotti ACME, da appendere in casa per onorare il credo. Si comprano qui.
Wile E. Coyote muore sempre, anche tre o quattro volte ad episodio e mai riesce a catturare quello stronzo di un pennuto saccente. Nel diagramma circolare qui sotto infatti si ipotizza il budget speso dal nostro eroe nel corso della sua carriera: a parimerito gli ombrellini anticaduta e i segnali stradali per deviare la corsa dello struzzo, distanziati dal becchime per l’uccellaccio, che ricopre un buon 3% del totale, mentre i prodotti ACME si prendono una fetta più sostanziosa. Purtroppo, il 90% del suo budget va in ogni caso alle spese mediche.
Le volte in cui il poveraccio si distrugge di più sono quelle in cui cade da centinaia di metri oppure si spatascia contro i muri, come nel dipinto qui sotto, che si trova alla Biblioteca del MIT (Massachusetts Institute of Technology).
Solo una volta il coyote è riuscito a portare a termine la sua missione. Seth MacFarlane, inventore dei Griffin e di American Dad, in questo corto del 2010 soddisfa infatti la nostra decennale sete di sadismo. Purtroppo, a causa di questo incredibile traguardo, Wile perde la propria identità e diventa una sorta di testimone di Geova.
Sappiate comunque che tutta la nostra infanzia è stata basata su una bugia di fondo, perché quella specie di struzzo in realtà riesce a correre fino a 20 miglia orarie, mentre il coyote supera con facilità le 40 miglia orarie. In pratica, Wile E. Coyote avrebbe sempre potuto doppiarlo.
Al netto di ogni inutile considerazione scientifica, il suo motto rimane comunque uno dei migliori di sempre: HAVE BRAIN – WILL TRAVEL.