Su Sky e NowTV è arrivato il primo episodio di una tra le serie tv più attese della fine del 2019: Watchmen. Tratto (ma poi neanche troppo, come vedremo in seguito) dal fumetto di Dave Gibbons e Alan Moore, è un prodotto HBO che vede come showrunner quel geniaccio di Damon Lindelof (Lost, The Leftovers).
La storia parte da quel fumetto DC che durante la metà degli anni ’80 ha rivoluzionato l’epica dei supereroi, rendendoli molto più che umani, con tutti i difetti caratteriali possibili, in un mondo distopico e ucronico in perenne conflitto sociale. Brevissima sinossi dell’originale: i supereroi, dopo aver collaborato per anni con le forze dell’ordine, vengono dichiarati fuorilegge dopo un crescente malcontento popolare nei loro confronti, in un mondo in cui gli USA e l’URSS stanno per farsi la guerra atomica.
Nel 2009 il regista Zack Snyder (300, L’uomo d’acciaio, Batman v Superman, Justice League) ne fece un film che seguiva fedelmente la storia a fumetti, ma prima puntata della serie tv che è uscita nei giorni scorsi racconta un’altra storia. Ambientata 30 anni dopo l’originale, mostra un’America ucronica, dominata dal razzismo, in cui il Presidente è Robert Redford (sì, l’attore). I poliziotti sono costretti a scendere in strada con delle bandane gialle per non farsi riconoscere, mentre un gruppo di suprematisti bianchi detto Settimo Reggimento usa la maschera di Rorshach, personaggio chiave del Watchmen originale.
Da qui in poi, NO SPOILER. Diciamo solo che giganteggia Regina King e ruba la scena persino a due vecchie volpi come Don Johnson e Jeremy Irons (che interpreta un personaggio ben conosciuto ai fan di Watchmen). Guardatelo, rimanete a bocca aperta come abbiamo fatto noi, quando abbiamo capito che già dal primo episodio, la serie sarebbe stata assolutamente imperdibile. Lindelof è uno dei più grandi quando si parla di mettere in scena assurdità esistenzialiste e stavolta ha trovato pane per i suoi denti. Siamo già in fremente attesa del secondo episodio.