Categories: TV e Cinema

Il video matto di Raffaella Carrà del 1978, con i ballerini David Bowie e i pirati spaziali

 

Se pensate di essere abituati ai videoclip più matti del mondo, mi sa che dovreste guardare quello qui sopra. Una roba talmente kitsch priva di senso che si è accaparrata anche le attenzioni di  Dangerous Minds, il noto sito di stranezze passate, presenti e future.

 

Il primo sulla destra potrebbe essere Enzo Paolo Turchi

 

Sembra infatti che gli americani siano impazziti di fronte alla fiera delle assurdità contenute in questo spezzone dal programma della Rete 1 (l’odierna Rai 1) Ma che sera del 1978, presentato da Raffaella Carrà per la regia e le coreografie di Gino Landi.

 

Raffa canta nello spazio profondo

 

Quest’ultimo doveva essere un bel patito dei libri Urania e dei film di fantascienza, per inventare un balletto e dei costumi così allucinanti, da abbinare alla cover Night and Day, lo standard di Cole Porter, qui arrangiato alla moda dei ’70s e cantato dalla stessa Raffa.

 

Di punto in bianco balla nell’arcobaleno

 

Raffa entra in scena dentro un’astronave di quelle da Carnevale di Viareggio, per poi cantare di fronte a cloni di pirati spaziali, completamente calvi, con un occhio vacante e la pelle perlacea.

 

Uno dei tanti cloni senza nome, un filino inquietanti

 

Dopo la parte notturna, ecco arrivare il momento dei molti David Bowie in versione Ziggy Stardust, alla faccia del diritto di proprietà intellettuale di costumi, trucco e tutto il resto.

 

I nostri amici Bowie

 

Cosa voglia dire questo video, nessuno lo sa. Potrebbe nascondere un sacco significati criptici, segni esoterici, segnali maledetti. Eppure a riguardarlo oggi, fa solo tanta tenerezza e l’ingenuità di certe messe in scena di ormai 40 anni fa strappa più di un sorriso.

 

Troppo avanti
Simone Stefanini

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Simone Stefanini

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