Se pensate di essere abituati ai videoclip più matti del mondo, mi sa che dovreste guardare quello qui sopra. Una roba talmente kitsch priva di senso che si è accaparrata anche le attenzioni di Dangerous Minds, il noto sito di stranezze passate, presenti e future.
dangerousminds.com - Il primo sulla destra potrebbe essere Enzo Paolo Turchi
Sembra infatti che gli americani siano impazziti di fronte alla fiera delle assurdità contenute in questo spezzone dal programma della Rete 1 (l’odierna Rai 1) Ma che sera del 1978, presentato da Raffaella Carrà per la regia e le coreografie di Gino Landi.
grab via YouTube - Raffa canta nello spazio profondo
Quest’ultimo doveva essere un bel patito dei libri Urania e dei film di fantascienza, per inventare un balletto e dei costumi così allucinanti, da abbinare alla cover Night and Day, lo standard di Cole Porter, qui arrangiato alla moda dei ’70s e cantato dalla stessa Raffa.
grab via YouTube - Di punto in bianco balla nell’arcobaleno
Raffa entra in scena dentro un’astronave di quelle da Carnevale di Viareggio, per poi cantare di fronte a cloni di pirati spaziali, completamente calvi, con un occhio vacante e la pelle perlacea.
grab via YouTube - Uno dei tanti cloni senza nome, un filino inquietanti
Dopo la parte notturna, ecco arrivare il momento dei molti David Bowie in versione Ziggy Stardust, alla faccia del diritto di proprietà intellettuale di costumi, trucco e tutto il resto.
grab via YouTube - I nostri amici Bowie
Cosa voglia dire questo video, nessuno lo sa. Potrebbe nascondere un sacco significati criptici, segni esoterici, segnali maledetti. Eppure a riguardarlo oggi, fa solo tanta tenerezza e l’ingenuità di certe messe in scena di ormai 40 anni fa strappa più di un sorriso.
grab via YouTube - Troppo avanti