Certe chiamate non possono essere ignorate. Quella di oggi riguarda l’episodio uno della quarta stagione di Un passo dal cielo, una serie tv forestal-thriller di mamma Rai, della quale so poco o nulla.
La missiva che me la presenta, in forma anonima e grondante mistero, mi parla di Fedez che interpreta se stesso, e già mi basta come incipit per donare quasi due ore alla visione di questo spettacolo.
Partiamo da lui, il rapper populista, il ragazzo della Ferragni, il giudice di X Factor che fuma la siga elettronica. Come in un musicarello di quelli degli anni ’60, interpreta Fedez, anche se il suo interlocutore poliziotto lo chiama Flipper.
È al centro di uno scandalo gossip e dunque chiede a una ragazza di fare la sua fidanzata di copertura, per proteggerlo dalla stampa cattiva che lo definisce spaccafamiglie. In buona sostanza le fighe sono tutte sue. Per fare il postmoderno, Fedez la chiama fidanzata fake e vi giuro che mi è uscito il sangue dal naso.
Il girato a cui vengo sottoposto, beh, sapete cosa? Credevo peggio. Visivamente non è smarmellato come i telefilm di cui parla Boris, e si vede che gli autori hanno guardato un bel po’ di serie straniere.
Dentro c’è di tutto: omicidi rituali con maschere del Krampus, il demone nordico che ricordano subito il primo True Detective, la linea comica/assurda di un poliziotto che tenta di imparare il giapponese, che ci fa tornare alla mente gli episodi in commissariato tra Andy e Lucy di Twin Peaks, una setta che si veste di bianco come i Guilty Remnant di Leftovers, un bell’aneurisma cerebrale ai danni della vittima, che ci riporta un po’ a Braccialetti Rossi, il tutto sceneggiato come se si trattasse di un audiovisivo per tardi di comprendonio, con uno spiegone dietro l’altro.
Da profano della serie, scopro un arcano che ha deluso i fan accaniti: l’ex protagonista era Terence Hill, ma da questa stagione ha ceduto il passo a Daniele Liotti, più giovane e dinamico, che interpreta il nuovo capo della Forestale di San Candido.
Precisiamo due cose: non so come funzioni a San Candido ma la Forestale di recente è confluita nell’arma dei Carabinieri e di fatto non esiste più, quindi si parte subito a caso, e la cosa si fa interessante.
Il nome del personaggio di Liotti é Francesco Neri, che mi suona in testa un po’ come Claudio Cardinale o Ambro Angiolini, e fa tanto trenino con le trombette a pernacchia.
Purtroppo Fedez non canta e vi giuro che c’ho sperato fino alla fine, ma è encomiabile il modo in cui seduce Eva, interpretata da Rocio Munoz Morales che nella vita reale è la compagna di Raoul Bova, quindi avvezza ai bonazzi.
Ma come si fa a resistere al fascino di Fede, siamo seri? Speriamo di poter vedere questo brillante intreccio narrativo durante tutte le future puntate, perché sentiamo già il profumo di serie dell’anno 2017.