TV e Cinema

TMNT: Mutant Mayhem, New (Old) Kids on the Block

TMNT: Mutant Mayhem è un film d’animazione bellissimo e il reboot ideale per le Tartarughe Ninja.


TMNT: Mutant Mayhem è bellissimo

Dopo essermi innamorato del trailer sono andato a vedere TMNT: Mutant Mayhem pieno di speranza sul fatto che, finalmente, si potesse vedere al cinema un film degno di questo nome legato al franchise delle Tartarughe Ninja. Bene, questo Mutant Mayhem, caratterizzato da uno stile d’animazione molto particolare, in dialogo molto interessante con i fumetti “originali” delle Tartarughe, da un ritmo incalzante, da personaggi ben tratteggiati e da una colorazione e illuminazione azzeccatissima, non solo sono uscito dal cinema con un sorriso grande come una casa ma ho anche realizzato di aver visto un grande film per bambine e bambini. Già perché non si può parlare del film in questione senza menzionare il genere di appartenenza, ovvero una commedia per bambini, niente di più e niente di meno e perciò mi sono abbastanza stupito quando, una volta tornato a casa e iniziato a buttare giù questo pezzo ho letto e visto un paio di articoli e di video di content creator appassionati di film che si “lamentavano” del fatto che la scrittura di Mutant Mayhem fosse un po’ troppo “infantile”. Segnalare ciò come un difetto per quello che è, invece, una caratteristica del genere di appartenenza, che per altro in sede di comunicazione e marketing non è mai stato nascosto, mi è parso, come dire, quantomeno curioso.

Sgomberato il campo da possibili fraintendimenti, TMNT ha un sacco di punti di forza, primo fra tutti quello legato alla sua estetica. Al cinema è un film che brilla ad ogni fotogramma, con uno stile che prende a piene mani dagli anni Novanta più sporchi e “marci” dei fumetti, drenando il tutto dalla violenza truce, e spesso e volentieri un po’ gratuita, dei comics per rendere il tutto colorato, divertente e molto spassoso. Leonardo, Michelangelo, Donatello e Raffaello sono veramente divertentissimi e tutti quanti contraddistinti da personalità differenti e proprie, con anche uno Splinter scritto benissimo (con la sua vecchiezza e stanchezza cronica) e una “nuova” April O’Neil, completamente riscritta e attualizzata ai nostri tempi contemporanei. Ne viene così fuori un’avventura tiratissima e contraddistinta da una colonna sonora rap veramente ben azzeccata, con, però, un grande “mah” relativa al nemico di turno. Già “Superfly”, infatti, risulta un po’ il grande punto debole dell’intero film, con una caratterizzazione sommaria e abbozzata ma con un’estetica letteralmente da urlo (così come per la sua “banda” di creature mutanti).

Al netto perciò di qualche difetto, come di una parte finale un po’ abbozzata e poco chiara, TMNT: Mutant Mayhem rimane una vera e propria festa per gli occhi, rappresentando, finalmente, un degno reboot delle Tartarughe Ninja che, debbo ammettere un po’ a sorpresa, ha riscosso le risate, gli applausi e le emozioni delle tantissime bambine e bambini che affollavano la sala. Per carità non è un campione totale, ma un bel segnale per chi gli anni Novanta li conosce “solo per sentito dire” o, magari, per i ricordi degli stessi genitori!

Mattia Nesto

Fa che la morte mia, Signor, la sia comò 'l score de un fiume in t'el mar grando

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Mattia Nesto

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