Il 17 febbraio arriva anche in Italia, su Sky Atlantic, The Outsider, la miniserie tv prodotta da HBO (uno nome, una garanzia) e tratta dall’omonimo romanzo di Stephen King. Questa è parte della trama, per non spoilerare a chi non avesse letto il libro: La sera del 10 luglio, davanti al poliziotto che lo interroga, il signor Ritz è visibilmente scosso. Poche ore prima, nel piccolo parco della sua città, Flint City, mentre portava a spasso il cane, si è imbattuto nel cadavere martoriato di un bambino.Un bambino di undici anni. A Flint City ci si conosce tutti e certe cose sono semplicemente impensabili. Così la testimonianza del signor Ritz è solo la prima di molte, che la polizia raccoglie in pochissimo tempo, perché non si può lasciare libero il mostro che ha commesso un delitto tanto orribile. E le indagini scivolano rapidamente verso un uomo e uno solo: Terry Maitland.
Testimoni oculari, impronte digitali, gruppo sanguigno, persino il DNA puntano su Terry, il più insospettabile dei cittadini, il gentile professore di inglese, allenatore di baseball dei pulcini, marito e padre esemplare. Ma proprio per questo il detective Ralph Anderson decide di sottoporlo alla gogna pubblica. Il suo arresto spettacolare, allo stadio durante la partita e davanti a tutti, fa notizia e il caso sembra risolto. Solo che Terry Maitland, il 10 luglio, non era in città. E il suo alibi è inoppugnabile: testimoni oculari, impronte, tutto dimostra che il brav’uomo non può essere l’assassino.
A metà fra crime e soprannaturale, The Outsider in 10 episodi funziona anche laddove il libro perdeva un po’ di pathos, cioè quando il giallo diventa qualcosa di diverso. Bravissimi gli interpreti, da Jason Bateman (Terry Maitland) a Ben Mendelsohn (Ralph Anderson) a Cynthia Erivo, che interpreta Holly Gibney.
Se questo nome non vi è nuovo, avete tutte le ragioni: Holly è anche un personaggio della trilogia di Mr. Mercedes di King e dell’omonima serie tv, interpretato però da Justin Lupe in quel caso.
The Outsider, con le sue atmosfere dark e pesanti, i campi lunghi, i dialoghi estenuanti e il mistero che trasuda, piacerà a chi ha amato True Detective (specie stagioni 1 e 3) come ai fan di King. Imperdibile!