Era il febbraio del 1983, quando nelle sale italiane usciva uno dei film più iconici sugli anni ’60: Sapore di Mare, per la regia di Carlo Vanzina, scomparso l’8 luglio 2018. 92 minuti in cui viene condensata la storia di un’estate che cambierà la vita dei suoi protagonisti, nella cornice versiliana di Forte dei Marmi. Chi lo classifica come trash, di cinema ci capisce veramente poco. Sapore di Mare è un gran film, che vale sempre la pena riguardare e se non vi vengono in mente dei motivi sufficienti, ve ne diamo 10 a cui non potrete dire di no.
1) Jerry Calà at his best
La gioventù, la vespa, i favolosi anni 60 e l’amore. Jerry interpreta Luca, un ragazzo ricco e spensierato, che passa l’estate in compagnia del fratello Christian De Sica, a far scherzi al bagnino e a tentare di limonare più ragazze possibile. Poi incontra l’amore e lo lascia andare via, come nella più classica delle storie estive. Ed è subito nodo alla gola. Jerry è sul pezzo, non troppo sopra le righe e dalla sua interpretazione si intuisce che oltre ad essere un comico è anche un bravo attore. Se non ci credete, andate a cercare Diario di un vizio di Marco Ferreri, il film d’autore di Jerry.
2) Marina Suma è un sogno
Jerry Calà e Marina Suma hanno interpretato insieme anche Un ragazzo e una ragazza, di Marco Risi. Coppia consolidata sullo schermo, in Sapore di Mare si innamorano e poi si perdono, per poi ritrovarsi sul finale, anni dopo. Che dire di lei? Brava, bellissima, mediterranea, il volto perfetto per la commedia all’italiana del tempo. E niente, finiva anche nei giornaletti proibiti, per la gioia di noi giovani. E alla fine ci fa piangere, perché il suo viso sembra fatto apposta per quello.
3) I Vanzina hanno girato film da Oscar
Questa cosa che Carlo ed Enrico Vanzina siano considerati registi minori, addirittura trash proprio non ha né capo né coda. Avete presente la bellezza di film come I Fichissimi, Il ras del quartiere, Amarsi un po’ o Vacanze di Natale? Figli di Steno, scrivono in due, uno dirige e creano le migliori commedie degli anni ’80. Non esiste italiano che non abbia mai visto un loro film. Vi pare poco? Ora che Carlo Vanzina ci ha lasciato, il film è ancora più amaro.
4) Virna Lisi, la prima vera milf
Senza voler mancare di rispetto alla carriera della grande Virna Lisi, il suo personaggio in questo film vince a mani basse il premio per la più grande milf del cinema italiano. Borghese e annoiata, si lascia corteggiare da un ragazzo che potrebbe essere suo figlio e vista la sua incredibile bellezza, non possiamo proprio biasimarlo.
5) C’è il Dogui, simbolo di qualità
Dove c’è Guido Nicheli, il cumenda, c’è qualità. Non ha mai voglia di accoppiarsi con la moglie Virna Lisi e vive per le sue auto. Macchine di grande libidine, come le definisce lui. Maestro di vita.
6) Karina Huff
L’inglesina bionda che ha fatto impazzire l’Italia nei grandi classici: Sapore di Mare, Vacanze di Natale e Sapore di Mare 2 – un anno dopo è purtroppo scomparsa di recente.
7) La colonna sonora meravigliosa
Oltre alla partecipazione di Edoardo Vianello, una colonna sonora spettacolare: Celentano, Rita Pavone, Caterina Caselli, i Rokes, Luigi Tenco, Fred Buongusto, e Gianni Morandi. Il best of dell’amore negli anni ’60, più una Celeste Nostalgia di Cocciante, datata 1982, per il finale dolceamaro.
8) Isabella Ferrari praticamente teen
Isabella Ferrari è la fidanzata immaginaria di tutti i ragazzi degli anni ’80. Bella, malinconica, dolce e inarrivabile. Non trovo altro da aggiungere.
9) Il vero volto di Alba Parietti
Nel finale appare l’Alba, venti volti fa. Questo è quello che lascia invecchiare in cantina, al posto del suo.
10) La mia malinconia è tutta colpa tua
Sapore di Mare non è certo un film felice. Ti resta in bocca il gusto un po’ amaro di cose perdute, l’ovosodo che non va ne in su ne in giù. Perché le estati finiscono, un anno se ne va, si diventa grandi e non va proprio a nessuno. Perché non c’è cosa che fa più male del ricordo. Perché se non si diventa grandi, il corpo si allarga ma il cuore rischia di marcire. Perché non esistono amori più immensi e più tristi di quelli di un’estate. Pensate al Lungo Addio di Dylan Dog, pensate alla vostra estate più bella. Perché un’estate fa non c’eri che tu. La mia malinconia è tutta colpa tua, e di qualche film anni ’80.