TV e Cinema
di Marco Villa 7 Giugno 2017

Planet of the Apps, il talent show di Apple per sviluppatori di app

Il mondo verrà salvato da un’app?

 

Il mondo verrà salvato da una app. A dirlo non è un ricercatore accademico, ma qualcuno un po’ più coinvolto nel mercato e nel settore, ovvero Apple. È questo, in fondo, il senso ultimo di Planet of the Apps, primo format originale prodotto da Apple per la sua piattaforma Music.

Per dirla in maniera brevissima: una sorta di Shark Tank dedicato esclusivamente al mondo delle app. Anzi, al pianeta, per riprendere il titolo efficacissimo del programma. Come in Shark Tank, protagoniste sono le idee: sviluppatori di app presentano i propri progetti, sperando di convincere i giudici e ottenere sostegno e finanziamenti.

 

 

I giudici sono di primissimo livello: star del cinema come Jessica Alba e Gwyneth Paltrow, il musicista dei Black Eyed Peas Will.i.am e l’imprenditore Gary Vaynerchuk, che negli ultimi anni ha investito in molti colossi tech.

Il format del programma prevede due fasi: nella prima, i concorrenti salgono su una lunghissima scala mobile posta al centro dello studio. La scala impiega circa un minuto per portarli di fronte ai giudici e quello è il tempo che i concorrente hanno a disposizione per fare il primo pitch della propria idea. Se riescono a convincere almeno un giudice, la loro partecipazione continua e sarà proprio il giudice ad aiutarli ad affrontare il vero momento cruciale, ovvero l’incontro con potenziali investitori.

 

 

La prima puntata dello show è stata rilasciata su Apple Music il 6 giugno, chiunque possa attivare il profilo di prova, può vederla gratuitamente. Chi invece ha già usufruito del periodo gratis, deve aderire a uno dei piani di Music per seguire Planet of the Apps.

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