La carriera di Elisabeth Moss è costellata di ruoli potenti, complessi e cangianti. Se avete almeno un televisore o un computer in casa avrete sicuramente sentito parlare di Mad Men e della scalata professionale di Peggy Olson, ma si accenderà un campanello anche nominando The Handmaid’s Tale o il film Ragazze Interrotte. Elisabeth è, infatti, una delle più brillanti e talentuose attrici sulla piazza e ad appena 35 anni ha già collezionato esperienze sufficienti per farne una leggenda, nonché una pioniera dell’era d’oro della serialità
televisiva.
La prima grande occasione di Elisabeth Moss arriva nel 1999, quando viene scelta per interpretare la figlia del Presidente in The West Wing, prima serie cult targata NBC dove mette lo zampino. Nello stesso anno la vediamo al cinema diretta da James Mangold in Ragazze Interrotte, reggendo impeccabilmente il peso del personaggio di Polly, con disturbi mentali e mutilazioni fisiche. Non so voi, ma io a 17 anni riuscivo a mala pena a gestirmi la lezione per casa.
Dopo una serie di apparizioni in show televisivi come Law & Order, Medium, Ghost Whisperer e Grey’s Anatomy, la Moss sbanca il jackpot e ottiene la parte di Peggy nello show AMC Mad Men, andato in onda dal 2007 al 2015. Il percorso da segretaria a direttore creativo in uno studio pubblicitario degli anni ’60 è di quelli che non si dimenticano e le apre le porte verso i migliori personaggi femminili del settore. Tra questi c’è il Detective Robin Griffin della miniserie crime Top of the Lake, assoluta perla diretta da Jane Campion nel 2013, che vale finalmente a Elisabeth il suo primo Golden Globe come Miglior attrice.
La seconda stagione di Top of the Lake vede la luce dopo quattro anni dalla prima, nel 2017, anno in cui la Moss si aggiudica anche il posto da protagonista in The Handmaid’s Tale. Tratta dal libro omonimo di Margareth Atwood, la serie di Hulu racconta il futuro distopico dell’America patriarcale, tornata alla legge biblica nel tentativo di combattere l’ondata di sterilità che affligge il genere umano. Il personaggio di June-Offred è il perfetto esempio dell’eroina femminista, ruolo che calza come un guanto a Elisabeth Moss, capace di irradiare forza, caparbietà e orgoglio, non nascondendo mai le proprie debolezze e non scivolando mai nello sciovinismo spicciolo. In pratica The Handmaid’s Tale fa quello che Wonder Woman non è riuscita a fare per colpa di un film scritto a tratti con goffaggine. Ma questa è un’altra storia.
Angolo gossip: Elisabeth Moss è figlia di una musicista e di un manager per artisti jazz, è stata cresciuta come membro della Chiesa di Scientology ed è stata sposata con l’attore Fred Armisen dal 2009 al 2011.