Joe Hill è lo pseudonimo di Joseph Hillstrom King, scrittore e fumettista americano, figlio del famosissimo Stephen. Nonostante non abbia voluto utilizzare il cognome pesante del padre, Joe scrive romanzi e racconti che spaziano dal dark fantasy all’horror, esattamente come il padre, da cui ha ereditato il talento.
Di un suo libro, La vendetta del diavolo del 2010, è già stato tratto un film con Daniel Radcliffe ed era solo questione di tempi prima che un suo libro arrivasse alla boa della trasposizione in serie tv. È accaduto con NOS4A2 (si legge Nosferatu), serie prodotta da AMC che potete vedere su Amazon Prime Video, la piattaforma che si sta accaparrando esclusive e produzioni molto importanti (Good Omens, Fleabag e The Terror, ma nel futuro grandi colpi come Too Old to Die Young di Nicolas Winding Refn e la serie tv del Signore degli Anelli).
Mettiamo subito le mani avanti: NOS4A2 ha dei difetti, ma di certo non è stata concepita come serie perfetta, però una cosa possiamo dirla, funziona meglio della maggior parte delle serie tv tratte dai libri di Stephen King. Probabilmente il motivo va ricercato nel fatto che al nome di Joe Hill, lo showrunner Jami O’Brien si è posto con meno aspettative e meno ansia rispetto a quello del celebre e pesante (in termini di fama) padre, quindi lo svolgimento risulta più semplice e una puntata tira l’altra.
NOS4A2 è la targa personalizzata di un’auto magica (o maledetta?) che conduce i bambini verso Christmasland, un luogo della fantasia di Charlie Manx (Zachary Quinto), il vero Nosferatu della storia, un immortale che invecchia o ringiovanisce a seconda delle giovani anime che riesce a rapire. Il soprannaturale però non ruota tutto intorno al suo polo vampiresco: la vera protagonista della serie è Vic McQueen (Ashleigh Cummings), una ragazza strana con un potere speciale: quello di attraversare con la sua fedele moto un ponte che vede solo lei e che la porta nei luoghi in cui risolvere il mistero. Insieme a lei, Maggie Leigh (Jahkara Smith), una sensitiva che legge il futuro con le tessere dello Scarabeo.
Una serie di personaggi borderline che funzionano bene sullo schermo, un look d’insieme molto anni ’90 per una serie che potreste iniziare a guardare solo per curiosità, ma che potrebbe rapirvi proprio come l’autista della favola dark di Joe Hill (che ogni anno che passa, somiglia sempre di più al padre).