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Mindhunter è piena di effetti speciali, anche se non si vedono

Mindhunter di Joe Penhall e David Fincher ci è piaciuta davvero tanto: i primi profiling, le interviste ai serial killer, la violenza sempre nell’aria ma mai mostrata e quelle ambientazioni seventies che ci piacciono tanto.

Di certo, guardandolo, non si saremmo mai accorti che molte delle location sono ricostruite interamente o parzialmente tramite effetti speciali, di computer grafica o composizione dell’immagine mediante fotomontaggio digitale.

Siamo abituati a riconoscere gli effetti speciali più palesi, quelli dei film di supereroi, fantascienza o horror, le guerre stellari, i mostri non esistenti in natura, le azioni più spericolate e le sparatorie in cui gli attori non muoiono davvero, ma guardare il video qui sopra apre dei mondi che noi profani degli effetti speciali non potevamo neanche immaginare.

Piccole aggiunte, qualche albero qui e là, l’erba a nascondere il carrello, la neve che cade, un po’ di edifici dove non ce ne sono e il gioco è fatto, sotto i nostri occhi sbalorditi. Pochi accorgimenti essenziali che potete vedere anche nel video riguardante Gone Girl – L’amore bugiardo, il film di David Fincher del 2014 con Ben Affleck e Rosamund Pike, che vi mostriamo qui sotto.

 

Vista l’effettiva ingerenza degli effetti speciali nei blockbuster che guardiamo al cinema, vederne di così subliminali ci solletica l’attenzione e siamo certi che d’ora in poi guarderemo tutti i film e le serie tv con occhio clinico e attento, per scoprire dov’è stata ritoccata l’immagine.

 

Simone Stefanini

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Simone Stefanini

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