Se avete mai visto una delle edizioni straniere di Matrimonio a prima vista, sapete già di cosa stiamo parlando, altrimenti rimarrete allibiti dal nuovo programma che andrà in onda stasera su Sky Uno.
Il format si spiega in poche parole: due sconosciuti, dopo una lunga selezione, si sposeranno senza essersi mai visti. Si conosceranno, in pratica, solo sull’altare. Nel mezzo, dovranno convincere le proprie famiglie di ciò che stanno facendo e dopo 5 settimane, saranno legalmente marito e moglie.
Poi inizieranno la vera e propria convivenza e capiremo se l’esperimento ha avuto successo o meno.
In questi tragitto decisamente originale, che senz’altro presta il fianco a non poche polemiche etiche, i concorrenti saranno seguiti da una equipe di professionisti formata da Mario Abis, sociologo docente allo IULM di Milano; Nada Loffredi, sessuologa, psicoterapeuta e docente di psicologia all’Università La Sapienza di Roma, e Gerry Grassi, psicologo, psicoterapeuta e direttore Clinico del Centro TIB (Terapie Innovative Brevi).
Proprio con quest’ultimo abbiamo deciso di fare una chiacchierata per farci capire meglio questo programma che di certo non lascia indifferenti.
Puoi spiegarci il format di Matrimonio a prima vista?
Io, una sessuologa e un sociologo selezioneremo delle persone che si sposeranno senza essersi mai visti né sentiti prima. Si conosceranno sull’altare. Un esperimento decisamente estremo, ma assolutamente reale. Il matrimonio infatti sarà una unione legale in tutto e per tutto. Per selezionare i partecipanti ho usato il colloquio, alcuni test validati e abbiamo sottoposto i partecipanti a dei focus group. Successivamente sono stato anche a visitare i partecipanti per osservare il contesto familiare e le relative dinamiche.
A dirtela tutta, il format ci sembra piuttosto allucinante, come possono due estranei decidere di condividere un così grande passo senza conoscersi affatto?
Beh, i ragazzi si sono affidati a degli esperti per cercare una soluzione. Abbiamo scelto delle persone interessate a fare un esperimento reale, benché estremo. Abbiamo scartato profili patologici e tutti i candidati palesemente interessati alla visibilità mediatica. Questi ragazzi non hanno trovato una persona adatta a loro così hanno deciso di affidarsi al nostro programma.
Ok, ma la sessualità non è un fatto del tutto istintivo, che coinvolge tutti e 5 i sensi?
Certo che qualcosa resta fuori, la chimica, per fortuna, non possiamo misurarla. Infatti stiamo parlando di un esperimento. Per fortuna resta il grande mistero dell’alchimia che scatta tra due persone. Noi abbiamo misurato il misurabile e attraverso le nostre valutazioni abbiamo selezionato le persone dal campione che avevamo a disposizione. Si sono create delle situazioni interattive davvero interessanti che invito a osservare attentamente per tutti gli amanti del comportamento umano.
Come si fa a creare un sentimento a tavolino?
Non si può, non si può creare un sentimento, ma si possono creare le condizioni affinché questo possa svilupparsi. Favorire la nascita di una pianta curando il terreno nel modo più adatto per farla nascere e crescere. Non vanno inoltre sottovalutate alcune variabili che inevitabilmente intervengono in un esperimento di questo tipo, come il fatto che ci troviamo a riprendere il tutto per un programma televisivo e ci sono degli esperti che osservano e intervengono.
Le coppie che si sono formate nelle versioni del programma all’estero, che tu sappia sono durate o hanno avuto vita breve?
In alcuni casi sì, in altri no. Credo che sia interessante osservare la dinamica che si sviluppa tra le persone. La scelta finale può essere dettata da molti aspetti che non necessariamente hanno a che fare con l’affinità.
Qual è il profilo psicologico di chi decide di affidare a un gioco la sua vita di coppia?
Ho visto persone con profili molto diversi ma in realtà erano presenti anche molti candidati che apparentemente non avrebbero bisogno di partecipare a un programma del genere. Professionisti, commercianti, imprenditori, ma anche il ragazzo della strada, tutti li con l’intento di partecipare a un esperimento e volenterosi di affidarsi a noi esperti.
Dal di fuori, potrebbe sembrare una sorta di Tinder o The Club colto da elefantiasi
I social network come Tinder sono strumenti che possono portare le persone a incontrarsi, non credo che ci sia molta differenza con la casualità dell’incontro che avviene in un pub o in una discoteca, o in qualsiasi altro posto, anche in quel caso le persone si vedono e si valutano. Nel nostro esperimento si vedono solo e soltanto sull’altare un istante prima di decidere per il fatidico sì. Un vero shock per loro ma anche per le famiglie e gli amici dei partecipanti.
Immaginiamo che le persone coinvolte nel programma mettano a nudo la propria vita a favore di camera. Quali sono le tutele dal punto di vista psicologico per chi sceglie di partecipare?
Io ho supportato i partecipanti durante tutto il percorso, i ragazzi sapevano di poter contare su di noi, fermo restando che alcuni momenti di scossone emotivo sono parte integrante di un’ esperienza come questa. I partecipanti sicuramente con la loro spontaneità sono in grado di regalare grandissime emozioni e io stesso mi sono emozionato in più di un episodio.
In un paese come l’Italia, da sempre Vaticano-centrico, come pensi verrà accolto questo esperimento sociale?
Vediamo, forse siamo pronti per accettare una cosa del genere, molto facilmente arriveranno delle critiche. In ogni caso, un esperimento estremo come questo farà sicuramente parlare.