Pasquale Zagaria, al mondo noto come Lino Banfi, ha compiuto 80 anni il 9 luglio. Grazie al suo esasperato dialetto pugliese, alla sua gestualità e alla sua fisicità, è entrato nel mito della commedia italiana, quella dal taglio più sexy degli anni settanta e ottanta.
Lino Banfi ha iniziato come caratterista a fianco di Franco e Ciccio, per poi diventare protagonista assoluto delle pellicole con le donne nude e le battute scorrette. La sua partner artistica più ricorrente nel suo periodo d’oro è stata quel gran pezzo di Edwige Fenech, seguita da Barbara Bouchet, Nadia Cassini e Gloria Guida. Quanta fortuna!
Negli anni ’80 ha recitato in classici assoluti di genere come Cornetti alla crema, Occhio, malocchio, prezzemolo e finocchio, L’allenatore nel pallone e il suo capolavoro assoluto: Vieni avanti cretino, un film talmente pieno di momenti memorabili che vale la pena riguardarlo tutto, ora.
Dagli anni ’90 Lino Banfi è diventato Nonno Libero per la seguitissima fiction Rai Un medico in famiglia ed è stato rivalutato come attore a tutto tondo. Grazie a questa esperienza, anche i suoi film di genere sono diventati cult.
Dal canto nostro, ci ha sempre fatto ridere, anche con le battute più truci, perché ormai la sua comicità fa parte del nostro DNA. Ok, ha scherzato sull’omosessualità, sul maschilismo e su un sacco di altri argomenti politicamente scorretti, ma contestualizzandolo nel suo tempo, non è mai stato offensivo e in ogni caso, ironizzare sugli argomenti moralmente intoccabili è una pratica tanto liberatoria, che dà un sacco di soddisfazione.
Allora riguardiamolo in 10 momenti indimenticabili della sua carriera, in cui sfodera tutto il suo repertorio triviale e scostumato, dando grande prova attuariale e facendoci, ancora una volta, venire gli addominali a tartaruga dalle risate.
Ce la fareste a fingervi gay di fronte a Barbara Bouchet al massimo della forma? Lino no. Assolutamente no.
Il momento top in cui Lino, commissario di Polizia, deve arrestare Paolo Villaggio versione Fracchia e fa il duetto canoro col proprietario del ristorante La Parolaccia.
Una litania esoterica come non se ne sono mai sentite, giocando sulla proverbiale scaramanzia dei meridionali.
Ma ti pare che il nipote sabaudo rompa le scatole allo zio Lino proprio mentre sta per fare 13 al Totocalcio?
Quando si incontrano due pugliesi, parlano fitto fitto e si danno un sacco di schiaffi, per poi rendersi conto che manco si conoscevano.
Come si educa un figlio particolarmente timido? Col metodo Montessori o col metodo Lino Banfi?
Che canzone, che testo! Il flamenco in versione Lino Banfi con le battute da seconda media è un classico assoluto.
Uno dei più grandi cult della comicità italiana, questa parodia dell’Esorcista con Lino Banfi nei panni dell’indemoniato.
Non so voi, ma noi mentre lo guardiamo per la millesima volta, non possiamo non ridere. Il grandissimo Alfonso Tomas, con i suoi gesti incredibili, in coppia con Lino Banfi crea un vero e proprio monumento della comicità italiana e anche una bella satira dei tempi moderni.
Eh, cosa possiamo mai dire? Probabilmente il più bel film sul calcio mai girato. Ogni volta che Lino parla, tira fuori una perla inestimabile (la moglie Mara Canà, il 5-5-5 e il finale “m’avete preso per un coglione”). Tributiamogli gli onori che merita, in quanto inventore della BI-zona.
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