Su Change.org, spesso si trovano petizioni di raro imbarazzo e di impossibile realizzazione. Una fra le tante, che sta facendo parlare di sé in questi giorni è quella dal titolo emblematico, che non necessita neanche di traduzione: Remake Game of Thrones Season 8 with competent writers.
Visto il malcontento generato dall’andazzo di questa ultima stagione, molti fan stanno firmando la petizione (al momento sono arrivati a 262.925 su 300.000, quindi non proprio noccioline, ma tutto l’impianto polemico si basa sull’assurdo, perché è chiaro come il cuore di Sam Tarly che neanche se firmassero 7 miliardi di persone, la HBO metterebbe in produzione un multiverso GoT in cui la storia finisce in maniera diversa, tanto più che non sappiamo ancora come finirà.
Gli autori della petizione scrivono: David Benioff e D.B. Weiss hanno dato prova della loro incompetenza come sceneggiatori , quando non hanno più avuto materiale dai libri (di George R. R. Martin) da cui attingere. Questo è un pensiero comune, in realtà, a molti fan della serie, a quelli che erano in pari con la saga bibliografica e a quelli che in 8 (in realtà 9) anni si sono talmente ossessionati dai personaggi da crederli veri, reali, quasi di famiglia.
Bassi voti sui siti di critica, genitori imbarazzati per aver chiamato la figlia Khaleesi o Daenerys, gente innamorata delle star di GoT da risultare poco lucida e, tra casi umani e varie ed eventuali, un gran numero di fan semplici, che hanno segnalato la troppa velocità nella chiusura della serie, alcune scelte definite scellerate di gestione dei personaggi e una generica perdita del fascino, del mistero e dell’anima della serie. Ok, ognuno ha diritto ad una propria opinione finché non lede l’altrui libertà, ma la petizione è un’assurdità, perché, di base, è inutile.
Certo, un quarto di milione di persone fa effetto, ma per assurdo, una volta andata in porto la petizione, a chi fai riscrivere l’ottava stagione? Come fai a mettere insieme tutte le più svariate teorie dei fan, ogni tipo di scioglimento del mistero (ce ne sono centinaia tutti diversi) per creare un finale che possa soddisfare tutti? Non è umanamente possibile ed è proprio questo il bello di GoT: è divisiva, da sempre. Sceglie percorsi poco battuti dalle altre serie, ha il coraggio di andare controcorrente e difficilmente si piega al fan service. Paradossalmente, è la scelta più fan service di tutte, l’amore tra Jon e Dany e le successive scelte, che ha fatto registrare drastici cali qualitativi di scrittura, creando una certa bidimensionalità di personaggi sfaccettati, così come certe dipartite di altri personaggi cardine.
Opinioni: tutti hanno diritto a una, nessuno ha la verità in mano e, in ogni caso, una produzione è così com’è sullo schermo, pensare seriamente di essere in grado di fare meglio dei professionisti significa, il più delle volte, sovrastimare le proprie capacità. Game of Thrones sta per finire e ci aspettiamo di tutto, dalla cocente delusione all’esaltazione con una certezza: Westeros, la passione che ha generato insieme ai dibattiti, alle polemiche del giorno dopo, ci mancherà tantissimo.