I giornalisti lo sanno bene, un’intervista può essere una bellissima occasione per conoscere un mito, per realizzare un ottimo video o un articolo convincente, nella migliore delle ipotesi. Se volete sapere quale sia la peggiore delle ipotesi, guardate il video qui sopra e ve ne accorgerete.
Si tratta di un’incontro di 7 minuti con il genio della commedia Jerry Lewis, che proprio quest’anno ha compiuto 90 anni e che si è rivelato un campione di splendida cattiveria. Andy Lewis, l’intervistatore dell’Hollywood Reporter, scrive che non appena lui e la sua troupe hanno varcato il cancello di casa dell’attore e l’hanno visto arrabbiato mentre guardava la tv con le cuffie, ha subito capito che non sarebbe stato semplice portare a casa l’intervista, e così è stato.
Jerry Lewis risponde per monosillabe, guarda male l’intervistatore, è sarcastico e a domande del tipo “C’è qualche aneddoto che ti piacerebbe ricordare di Dean Martin, di Frank Sinatra e degli altri grandi con cui hai lavorato?” la risposta è un secco NO. In questo slalom nell’imbarazzo, però, c’è un momento che fa venire i brividi, quando l’intervistatore domanda qual è stato il momento più felice della sua carriera e il decano dei comici americani risponde dicendo “quando il mio partner Dean Martin era vivo”.
7 minuti in cui il buon Andy, se avesse avuto una pala avrebbe iniziato a scavarsi la fossa da solo, ma in realtà guardando il video, si ha l’impressione di assistere a una performance del Jerry Lewis ai tempi migliori, che interpreta il personaggio dello scorbutico vegliardo meglio di chiunque altro.
D’altra parte, negli ultimi anni, l’attore ha continuato a lavorare. Ha avuto un ruolo nel film I corrotti di Alex e Benjamin Brewer dl 2016, ha recitato in Max Rose di Daniel Noah (2013) anche se la sua interpretazione più bella tra i film relativamente più recenti (calcolando che Jerry Lewis ha iniziato a recitare negli anni ’40) è quella in Arizona Dream di Emir Kusturica (1992), a fianco di Johnny Depp e Faye Dunaway. Un film visionario, potente e sognante che se non avete mai visto, dovete assolutamente recuperare, in cui Jerry incarna perfettamente luci e ombre del sogno americano.
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