Il futuro del cinema è nel drive-in, anche in Italia?

In Texas hanno già aperto un cinema drive-in durante l’emergenza coronavirus e a Bologna se ne comincia a discutere in questi giorni: la versione drive-in potrebbe essere un’ottima soluzione per il futuro del cinema.

Chi si ricorda il cinema drive-in alzi la mano. Il primo in Italia fu inaugurato nel 1957 sul litorale di Roma, tra i quartieri Axa e Casal Palocco, per attirare i turisti e i bagnanti di ritorno da Ostia. Si chiamava (e si chiama tutt’ora) Metro Drive In : uno schermo in cemento di 540 metri quadri che si affaccia su un’ampia area in grado di contenere 750 automobili, rappresenta il più grande schermo da drive-in presenti in Europa. Il Metro Drive In ebbe un discreto successo negli anni ’60, sulla scia della moda lanciata in America, dove il drive-in era così popolare tra i giovanissimi da diventare uno dei simboli degli Stati Uniti di quegli anni.

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Oggi, in clima Coronavirus, il drive-in sembrerebbe una soluzione per risollevare l’industria cinematografica. Pensando al futuro, infatti, viene difficile immaginarsi di poter tornare a vivere “come se nulla fosse” e andare ai concerti, andare a ballare, a teatro, al ristorante, al cinema senza regole. Almeno per l’immediato futuro, intendiamoci. E, se le sale cinematografiche dovessero rimanere chiuse ancora per un po’, tornare alla formula drive-in potrebbe essere un’ottima soluzione per continuare ad andare al cinema.

Già in Texas (USA), uno dei circuiti cinematografici più importanti del paese (EVO Entertainment) ha deciso di dipingere con vernice bianca una parete del suo cinema, trasformandola in un mega schermo dove proiettare i suoi film. Gli spettatori, quindi, possono guardare il film rimanendo dentro le proprie auto. Sarà possibile andare al cinema da soli o in coppia, a patto di mantenere la debita distanza l’uno dall’altro. Il pubblico ha accolto benissimo l’iniziativa e tutti gli spettacoli hanno registrato il sold-out. La prima pellicola proiettata è stata Spider-Man Homecoming e i prossimi film saranno Grease (ovviamente) e Top Gun.

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Quanto all’Italia, piazza Maggiore a Bologna potrebbe trasformarsi anche lei in un enorme drive-in. Il cinema in piazza è una delle iniziative più attese dell’estate bolognese e si sta valutando di convertire i migliaia posti a sedere, in coppie di passeggeri nella propria auto. “Pensiamo senza sosta a una formula per mantenere in piedi un qualcosa che sia vedere assieme un film. Tra le ipotesi, quella su cui stiamo ragionando di più è il drive-in. Sembrerebbe la posposta in grado di garantire più sicurezza, ed è un’idea in un percorso lunghissimo“, dichiara Gianluca Farinelli, direttore della Cineteca di Bologna che si occupa dell’iniziativa.

Lo scontro con le limitazioni indotte dal Coronavirus sarà inevitabile per il passaggio a un nuova stabilizzazione delle cose, e cominciare a pensare a soluzioni alternative per riprendere le varie attività è assolutamente necessario. D’altra parte, la formula del cinema drive-in, potrebbe essere una novità entusiasmante per coloro che non hanno mai potuto vivere l’esperienza che ha fatto sognare negli anni ’60.

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