[Sinossi e descrizione a cura di Coffee and Cigarettes Cineblog]
Ambientato in Islanda nei primi anni 90, “Metalhead” racconta la storia di Hera, una giovane ragazza sensibile che vive con i genitori in una piccola fattoria dell’isola. Dopo la morte del fratello, della quale lei continua a darsi la colpa, Hera riuscirà a dare pace al suo dolore solo grazie alla musica Black Metal.
Film indipendente islandese del 2013, scritto e diretto da Ragnar Bragason, struggente e dolce, ma allo stesso tempo doloroso e feroce. Il regista riesce, tramite i silenzi, le inquadrature altamente fotografiche ed i paesaggi desolati, a farci sentire la sofferenza e la rabbia della protagonista in tutte le sue forme. Hera affronterà un viaggio interiore che la porterà ad allontanarsi dalla famiglia, dagli amici e dalla fede, fino ad isolarsi completamente e ad usare il metal come unico sfogo per il dolore che porta dentro di sé. Scioccherà la piccola comunità in cui vive, prima con il look, poi con la sua musica, per arrivare in fine al gesto estremo che la porterà vicina alla morte. Ambientato nei primi anni ’90, il film ci mostra anche i fatti di cronaca che contrassegnarono quegli anni nel Nord Europa; l’avvento della musica Black Metal e gli incendi delle chiese in Norvegia per mano del musicista Varg Vikernes (in arte Burzum).
Ogni vero metallaro dovrebbe vederlo. Ma non solo, diciamo che il target è quello dell’amante del Sundance e del cinema Nord europeo. Ti fa empatizzare con la mente contorta e furiosa di chi si sente sola contro tutti. Chiaramente non distribuito in Italia, fortunatamente in giro si trova una versione sottotitolata.
“METALHEAD” TRAILER: