Quante volte abbiamo sentito dire che un film sarebbe stato il più terrificante dell’anno, del secolo o dell’eternità? Tante, certo, ma a ogni occasione ci caschiamo di nuovo, come nel caso di Hereditary, che magari sarà veramente il film più pauroso, almeno del 2018. Fresco fresco di Sundance Film Festival, che l’anno scorso ci ha regalato Raw, XX e A Ghost Story, Hereditary ha rilasciato il suo primo trailer e sembra avere tutte le carte in regola per prendersi un posto di fianco agli horror d’autore tanto acclamati negli ultimi anni, tipo It Follows, It Comes at Night e The Witch.
Il trailer di Hereditary si apre su una gigantesca casa delle bambole, nella quale entriamo per incontrare i primi personaggi del film. Benissimo. Subito dopo andiamo sottoterra, dove viene sepolta l’amata madre della protagonista, Annie Graham, che inizierà a vedere strane cose accadere intorno alla figlia. Disegni bizzarri, piccioni decapitati, ragazzi posseduti, persone in fiamme e lo strisciante sospetto che la nonna nascondesse ben più delle ricetta per i biscotti. Niente jumpscare, niente spettri che sbucano dietro le spalle di qualcuno che apre un frigorifero, qui si punta a un terrore decisamente più profondo.
Raccolte nei due minuti di trailer del film c’è un campionario di simboli eterni del disagio, di quelli che fanno venire la pelle d’oca solo al pensiero. Ci sono le bambole, c’è la bambina inquietante, la morte, la famiglia dal passato oscuro, gli insetti e la perdita di controllo sul proprio corpo. Tutti elementi che se sfruttati bene possono finalmente mantenere la promessa sul film più pauroso dell’anno, perché francamente Insidious e Annabelle hanno fatto il loro tempo.
Hereditary sembra il giusto compromesso tra temi classici e invenzione, oltretutto trattati con una splendida fotografia livida, degli ottimi attori, come Toni Colette e Ann Dowd, e una colonna sonora di quelle cattive, senza melodia, 100% ansia.
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