Franco Citti è morto stasera a Roma, aveva 80 anni: attore feticcio di Pier Paolo Pasolini, per il quale aveva recitato in Accattone, era malato da tempo.
Di Franco Citti c’è una bella intervista in cui racconta come incontrò PPP, in una pizzeria di Torpignattara
Quindi tu non sapevi proprio chi era?
“No. All’inizio ho creduto addirittura che fosse analfabeta. Faceva il maestro elementare a Ponte Mammolo. Mio fratello m’ha detto: ‘È ‘no scrittore, magnamose ‘na pizza insieme’. Io ero tutto sporco di calce perché lavoravo come muratore con mio padre. Ci siamo conosciuti lì e abbiamo cominciato a frequentarci”.
Citti fu un volto utilizzato più e più volte da Pasolini, per il quale recitò anche in Una Vita Violenta, Mamma Roma, Decameron, I Racconti di Canterbury e altre pellicole. Romano orgogliosamente di borgata, raccontava di una giovinezza vissuta a Fiumicino in mezzo a “ladri, truffatori, papponi, mignotte, spie, ruffiani, cornuti e ubriaconi”. Nella stessa intervista da cui è preso il quote precedente raccontava
Pasolini metteva nei suoi libri i racconti che gli facevate tu e Sergio?
“A Paolo piaceva soprattutto lo spirito, il ‘modo’ delle borgate romane, questa gente allegra, tanto è vero che lui ci passava quasi tutto il tempo della sua vita con noi, nelle borgate. E così, essendo uno scrittore guardava ciò che gli accadeva intorno, e daje e daje, tirava fuori ‘sti libri. Ma quello che più mi ha interessato è quando mi ha detto che mi avrebbe fatto fare una parte nel suo film”.
Ma Citti non recitò solo con Pasolini: fu diretto anche da Lizzani, Fellini, Petri, e anche Francis Ford Coppola, nella saga de Il Padrino. Se amate il personaggio Citti, e volete rivedervi anche una Roma d’altri tempi, questo è il video giusto