Per molti ragazzi cresciuti negli anni ’90’ la serie Ducktales – Storie di paperi è stata una vera e propria festa per gli occhi. Infatti le avventure di Zio Paperone, Paperino e Qui, Quo e Qua avevano il pregio di essere da un lato assolutamente fresche e moderne e, dall’altro, prendevano a piene mani dall’immaginario e dalle storie di Carl Barks, il mitico disegnatore e sceneggiatore inventore dello stesso Paperon de’ Paperoni. La sigla poi era un inno alla voglia di scoprire il mondo ed i misteri di civiltà scomparse: ancora adesso, molti di noi, la ricordano a memoria e la canticchiamo pure.
Dal prossimo 26 novembre, anche in Italia sarà visibile il reboot della serie. Su Disney Channel infatti andrà in onda la nuova versione dei Ducktales, tornati più belli e contemporanei che mai, con un disegno che, fin da subito, si fa notare per la pulizia delle linee e un tratto al passo con i tempi.
Il reboot inizia con Paperino, Qui, Quo e Qua in visita dallo Zio Paperone che non vedono da molti anni. L’incipit ricalca, abbastanza fedelmente, un capitolo di quel capolavoro che è The Life and Times of $crooge McDuck di Don Rosa, meglio conosciuto nel nostro Paese con il nome di La saga di Paperon de’ Paperoni. Troviamo uno zio Paperone un po’ Citizien Kane un po’ Bruce Wayne della prima parte di Batman – The Dark Kight Rises, ovvero abbastanza incartapecorito e anchilosato da anni e anni di inattività. Ma la visita dei tre scatenati nipotini faranno rinvigorire l’anziano magnate che si lancerà nella classica serie delle sue avventure alla ricerca dei più svariati tesori in giro per il mondo.
Nel reboot tornano anche quella serie di personaggi introdotti ex novo nell’originario Ducktales, come la simpatica mamma dei Bassotti, il maggiordomo Archie e anche l’impavido pilota Jet MacQuack (forse la new-entry più amata di tutte). Saranno protagonisti anche i classici antagonisti di Paperone, come la fattucchiera Amelia o il miliardario sudafricano Cuordipietra Famedoro. Da ricardare anche il ritorno anche di Gaia Vanderquack, la nipotina introdotta nella serie anni Novanta.
Già forte di due serie in America con ottimi ascolti, Ducktales 2.0 si preannuncia come una serie tutta da seguire sia per chi ha nostalgia dei pomeriggi di vent’anni fa passati con Paperino e Paperone sia per chi vuole conoscere questo mondo, molto meno infantile di quel che si creda (certe informazioni che si scoprono durante le avventure dei paperi, specie sulla storia antica, precolombiana o indiana d’America sono davvero interessanti).
Il tempo delle avventure dei paperi è finalmente tornato!