Informazione, arte, tecnologia, sogni, web, musica, futuro, cinema, geek, follia: vieni a scoprire cosa hanno in comune nel nostro remix quotidiano di notizie.
Per anni, il ruolo della donna in una serie tv è stato quello di comprimaria, devota moglie del protagonista maschile, governante o momento comico. Pochi i casi in cui le ragazze si siano prese il comando del telefilm, tipo in Charlie’s Angels o Wonder Woman.
Qui sotto vorremmo mostrarvi alcuni personaggi televisivi femminili si staccano dalla classica super-eroina: personaggi pieni di difetti, ma in grado di spaccare e di reggere un’intera serie sulle proprie spalle.
Avvocati, investigatori, ma anche madri di draghi e robot. Tanti modi diversi per altrettanti modelli femminili diversi da quelli canonici, inquadrati per decenni dalla televisione e dal cinema.
La adoriamo. È la maitresse del bordello nel parco divertimenti più misterioso e sinistro di sempre, quello di Westworld. In realtà è un cyborg creato appositamente per soddisfare i più abietti vizi degli uomini, ma si ribella e inizia a scrivere la sua fucking story da sé, dopo aver dovuto sopportare ogni genere di dolore. Un’icona interpretata alla grande da Thandie Newton.
La rappresentazione più famosa di una madre single che si ribella alla ricca famiglia, uno spirito libero che sceglie la vita normale al posto di quella dell’alta borghesia americana. Ha un rapporto paritario e amichevole con sua figlia, che tenta di educare con valori diversi da quelli della sua famiglia. L’attrice è Lauren Graham, che insieme ad Alexis Bledel (la figlia Rory) va a formare una delle coppie più vive della televisione.
Medico patologo e agente speciale dell’FBI, in un mondo di investigatori uomini, il suo fiuto fa la differenza nel suo lavoro ed evita il mobbing dei colleghi. Fa amicizia con Fox Moulder nonostante il suo scetticismo nei confronti del paranormale, e sappiamo tutti quanto Moulder ci creda. La interpreta perfettamente Gillian Anderson.
Courteney Cox interpreta una madre quarantenne divorziata che deve affrontare tutti i pregiudizi e le occhiatacce della piccola cittadina in cui vive, quando tenta di rimettersi in gioco. Non si arrende mai, nonostante tutte le avventure tragicomiche che le capitano e ci insegna a non curarsi troppo dell’opinione altrui.
Non è facile dover ricominciare la propria vita dopo essere stata salvata da una setta religiosa ed aver vissuto per anni in un bunker sotterraneo. Con il sorriso sulle labbra e un sacco di buona volontà, Kimmy cerca di adattarsi alla vita vera, un mondo per lei sconosciuto. Un ruolo difficilissimo da interpretare senza trasformare il personaggio in una brutta macchietta, una missione portata a termine con successo da Ellie Kemper.
Da giovane, Juliana Margulies ha interpretato Carol Hathaway, infermiera di ER che rinunciava alla propria vita e carriera per seguire il suo amato dottor Doug Ross (George Clooney) in un’altra città. Dieci anni dopo, è tornata a interpretare la protagonista di una serie tv, vestendo i panni di Alicia Florrick in The Good Wife e portando a compimento una sorta di riscatto personale: come Carol, anche Alicia inizialmente è succube del marito, ma la storia della premiatissima The Good Wife è quella di una donna che non solo sa prendersi il centro della scena, ma riesce anche a eclissare il consorte.
La madre dei draghi subisce ogni genere di molestia e violenza, anche familiare, prima di conquistare un esercito e diventare la donna più forte della serie tratta dai libri di George R. R. Martin. Il volto è quello di Emilia Clarke, che grazie a questo ruolo è entrata nei cuori degli appassionati di serie tv e fantasy.
Interpretata da Clare Danes, vincitrice di mille premi per il ruolo, è una donna fragile, con gravi problemi emotivi, ma nel suo lavoro come agente della CIA è la migliore. Praticamente, riesce a sconfiggere la Jihad da sola. Un grande esempio di tenacia.
Una ex supereroina colpita da un disturbo post traumatico da stress, che tenta con tutti i mezzi di sconfiggere l’uomo che ha abusato fisicamente e mentalmente di lei. Ruolo della consacrazione per Krysten Ritter, Jessica è una vera ispirazione per tutte quelle persone rimaste vittima di uomini che non davano loro pace.
Chi meglio di lei? Vegetariana, ambientalista, musicista, promuove da sempre le pari opportunità e i diritti delle donne, combattendo col fratello bullo e il padre mezzo alcolizzato. Mica facile la vita della piccola Lisa.
Nell’immaginario cinematografico e televisivo, c’è solo un personaggio che sistema le cose: Marcellus Wallace di Pulp Fiction. O almeno era così fino all’arrivo di Scandal, perché la sua protagonista Olivia Pope (Kerry Washington) è la donna che tutti vorrebbero chiamare nei momenti di difficoltà. Che si tratti di scandali sessuali o politici, lei arriva sul suo simbolico cavallo bianco e “fixa” tutto. E senza rinunciare all’amore, per quanto travagliato e quasi impossibile.
Se dovessimo indicare un solo personaggio femminile delle serie tv degli ultimi dieci anni, sarebbe Hannah Horvath. Interpretato da Lena Dunham, che di Girls è anche creatrice e regista, è un personaggio potentissimo, capace non solo di raccontare le ansie di una generazione, ma di dare una svolta alla rappresentazione del corpo delle donne. Lena Dunham mette infatti la propria fisicità al centro del racconto, una fisicità che non ha paura di distaccarsi dai canoni di bellezza contemporanei. Doppiamente coraggiosa.
Non solo giovani, belle, disinibite, controcorrente. In questa lista non può mancare anche una nonnina come Jessica Fletcher: perché per spaccare tutto può bastare la determinazione, la consapevolezza di non doversi mettere in un angolo solo perché si agisce in un ambiente fatto di soli uomini. E Jessica Fletcher ce lo insegna ogni giorno all’ora di pranzo, da trent’anni, con il volto famigliare della mitica Angela Lansbury.