Adesso c’è il weekend, c’è Pasqua e avete tempo, per cui non trovate scuse e prendetevi dieci minuti di numero per vedere un documentario bellissimo: si intitola Glass, e racconta come si soffiava e lavorava il vetro negli anni cinquanta. E poi? E basta. Dura niente, non ci sono parole, solo immagini a colori splendide, musica jazz e altre musiche un po’ sperimentali – per l’epoca – quando dal laboratorio artigianale si passa alla fabbrica.
È tutto bellissimo, fidatevi, saranno dieci minuti ben spesi.
Diretto da Bert Haanstra, ambientato in due location – l’artigianale Royal Leerdam Glass Factory e un altro impianto decisamente più industriale – il documentario ci mostra per cominciare questi soffiatori di vetro, con facce bellissime di un altro tempo, intenti a plasmare le forme di vetri meravigliosi.
Nei minuti successivi ci si sposta per contrasto in un ambiente dove la produzione del vetro è governata più dalle macchine che dagli uomini.
Ma in ogni caso anche lì è spettacolare: tanto che questo piccolo capolavoro vinse un Oscar nel 1959. Anche le gif che saltano fuori sono bellissime, dategli una possibilità, ne vale la pena.
FONTE | AEON