Daenerys Targaryen di Game of Thrones è l’unica salvezza per la sinistra italiana su Facebook

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Comunisti per Daenerys Targaryen é la nuova pagina tormentone di Facebook, che grazie a meme e status satirici, spiega il PD e la politica italiana meglio di qualunque altra.

Se siete fan di Game of Thrones, saprete che Daenerys è la regina che libera i popoli oppressi dalla schiavitù dei padroni, e che finalmente nella nuova stagione approderà a Westeros, dove si svolgono gli intrighi di potere per sedere sul Trono di Spade.

Grazie al suo carisma e con l’ausilio dei suoi draghi, riesce a ricondurre i padroni a ragione, oppure a morte atroce, dunque si presenta come la più valida alternativa al PD e a Renzi che potremmo avere oggi in Italia.

 

 

 

Correlati alla pagina ci sono il gruppo chiuso Il Soviet di Comunisti per Daenerys Targaryen e l’evento Rivoluzione comunista ad Approdo del Re, giusto per far capire che qui si fa sul serio.

Il contenuto più virale della pagina è la maratona Mentana con i sottotitoli riguardanti la rivoluzione comunista operata a Daenerys a Westeros, nel quale Enrico Mentana chiede lumi a Cazzullo e Da Milano, si collega con Alessandra Sardoni e segue in diretta i sondaggi di Masia. Sono 101 foto, guardatele tutte per capire cos’è, oggi, il genio sui social. A questo proposito abbiamo fatto qualche domanda all’admin della pagina, Jacopo Di Miceli: 28 anni, torinese che vive a Milano per lavoro.

 

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Com’è nata l’idea di proclamare Daenerys come capo indiscusso della nuova sinistra?
Ho creato la pagina nel maggio 2015, mentre mi documentavo per scrivere un articolo poi uscito su Tagli, la rivista che amministro insieme ad altri amici, con il titolo Il Trono di Spade descrive il nuovo feudalesimo in cui viviamo . Ho subito pensato che sarebbe stato divertente immaginare che gli orfani della sinistra italiana, soprattutto i comunisti, potessero incoronare come leader l’eroina di un mondo di fantasia. Anche perché, paradossalmente, la politica in Game of Thrones è molto più appassionante e stimolante rispetto a quella reale. Daenerys è carismatica, risoluta, e soprattutto sta dalla parte degli ultimi e del popolo: in un certo senso, tutto il contrario della sinistra attuale. Solo più tardi ho scoperto che Pablo Iglesias, il leader di Podemos, ha scritto un saggio su Game of Thrones in cui Daenerys diventa un modello da seguire.

Quindi se Dany fosse l’Enrico Berlinguer o il Mario Capanna del 2017, Cersei chi sarebbe?
Cersei sarebbe di sicuro l’erede di Margaret Thatcher, Theresa May: non è difficile immaginare la regina Lannister mentre afferma che la società non esiste e che esistono solo gli individui. In fondo, quello che stiamo vivendo con la crisi economica, è un ripiegamento tutto feudale nella sfera del privato. L’ultima preoccupazione di Cersei è infatti dirottare il denaro del reame dai festeggiamenti matrimoniali dei figli ai poveri della capitale, per questo stringe un’alleanza strategica con i fanatici religiosi dell’Alto Passero. La carità prevale sul welfare.

 

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Continuiamo col giochino: Jon Snow e Tyrion, a quale partito apparterrebbero?
Jon Snow e Tyrion, soprattutto il primo, sarebbero due socialisti vecchio stampo, di quelli che non si vedono più. Con Daenerys sono gli unici aristocratici della serie che provano un po’ di empatia nei confronti di chi non ha un titolo nobiliare.

Come finirà questa epica battaglia per il ritorno del comunismo a Westeros?
Finora la mente sadica di Martin ha risparmiato la vita a Daenerys, ma temo che sarebbe troppo scontato e prevedibile il classico lieto fine in cui lei sale sul trono e tutti vivono felici e contenti. Qualcosa di inaspettato accadrà di certo, forse ci sarà un’evoluzione nel carattere di Daenerys. Non sarei sorpreso di assistere a una svolta “stalinista”, un’inversione a “U” dal “comunismo gentile” che l’ha contrassegnata fino a ora.

 

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Chissà perché, ma in questi tempi bui non ci dispiacerebbe per niente essere amministrati da Daenerys per una o più legislature.

Simone Stefanini

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Simone Stefanini

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