TV e Cinema
di Simone Stefanini 9 Settembre 2016

Ningyo è il nuovo corto interattivo di Gabriele Mainetti che puoi montare a tuo piacimento

Il regista di Lo chiamavano Jeeg Robot presenta il suo nuovo progetto

ningyo

 

Dopo il grande successo di Lo chiamavano Jeeg Robot, il regista Gabriele Mainetti ha presentato al Festival di Venezia il suo nuovo progetto: non un film, ma un cortometraggio dal titolo Ningyo, scritto dal fido Nicola Guaglianone. Il corto è stato prodotto da Renault come parte della campagna di lancio della nuova Renault Scenic.

Non aspettatevi una storia ambientata all’interno di una macchina, il legame con lo sponsor è infatti dato dalla caratteristica principale del corto, modulabile come gli interni dell’auto: il film è infatti diviso in tre segmenti che lo spettatore può montare come vuole. Una possibilità di personalizzazione assoluta, che porta però sempre a una storia di senso compiuto, per quanto differente a seconda delle scelte.

La storia, interpretata da Alessandro Borghi (già in Suburra e in Non essere cattivo) e Aurora Ruffino (La solitudine dei numeri primi e Braccialetti rossi), parla di una sirena e di un salvataggio. È una storia d’amore che può diventare anche una condanna, a seconda di quale episodio mettete all’inizio e quale alla fine.

 

Dopo i cortometraggi Basette e Tiger Boy, dopo l’enorme successo avuto con Jeeg Robot, Mainetti presenta un’altra storia che mischia la vita di tutti i giorni col fantastico. La bella sirena sofferente infatti ha le branchie sul collo, non riesce a respirare fuori dall’acqua e sembra stia scappando da un ristorante di sushi che la vuole servire ai propri clienti, quindi chiede aiuto a un avventore per essere riportata in mare aperto.

Niente a che vedere con Splash – Una sirena a Manhattan, il classico anni ’80 con Tom Hanks e Daryl Hannah però. Qui le atmosfere sono cupe, ansiogene e oscure.

 

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Potete giocare a comporre e scomporre Ningyo sul sito di Renault Scenic. È il momento di diventare montatori e di vedere che piega prende il film grazie al nostro apporto.

Se invece volete saperne di più sui progetti futuri del regista, potete leggere la nostra intervista.

 

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