“Non sono mai stata dell’idea di diventare famosa. Avevo poco più di 30 anni, vivevo a Chicago, stavo recitando a teatro, facevo qualche doppiaggio, qualche motion capture per i videogame e avevo il mio studio sul lago. Non sono cresciuta in una famiglia materialistica, penso che i miei genitori mi stessero ancora pagando l’assicurazione della macchina, ma potevo permettermi di vivere. Ero serena. Poi è arrivata Honey.”
Carrie Coon da un’intervista al Rolling Stone USA
La Honey di cui parla, è il personaggio che ha interpretato nello spettacolo teatrale Chi ha paura di Virginia Woolf. Grazie ad esso, Carrie Coon ha acquisito notorietà a Chicago ed è approdata a Broadway, il trampolino di lancio verso un futuro non solo teatrale. Per questo ruolo ha vinto un Theatre World Award e ha ricevuto una nomination ai Tony del 2012, gli Oscar del teatro.
Quando si è trasferita a New York, Carrie è stata chiamata per due ruoli importanti: al cinema come sorella di Ben Affleck in L’amore bugiardo – Gone Girl di David Fincher e soprattutto come co-protagonista in The Leftovers, la serie tv HBO di Damon Lindelof tratta dal libro di Tom Perrotta.
Lindelof stava cercando attori poco conosciuti, che avessero potuto sposare alla perfezione i ruoli drammatici e grotteschi che aveva in serbo per loro nello show, che ha come incipit la sparizione misteriosa e improvvisa del 2% della popolazione del mondo e la reazione dei sopravvissuti.
Carrie Coon interpreta Nora Durst, una donna forte, testarda e disillusa, che troverà conforto in Kevin Garvey, interpretato da Justin Theroux, ma che sarà tormentata in tutte le tre stagioni della serie dalla scomparsa dei figli e del marito, caso più unico che raro anche durante quella misteriosa sparizione.
La sua interpretazione è incredibilmente buona: non risparmia nulla, mette in gioco il suo corpo senza cercare ossessivamente il profilo migliore, utilizza all’estremo la gamma delle sue espressioni, e il suo personaggio nella serie tv riesce a farla spaziare dalla disperazione all’eros, alla tenerezza. Lei è credibile in ogni prova , anche in quelle incredibili e riesce a farti appassionare così tanto alla sua storyline da surclassare quella del protagonista maschile.
Nora è un personaggio molto importante per l’immaginario femminile in tv, è una donna che intimidisce, forte e determinata fino a fare il giro e diventare fragile. Così indipendente da sapere quando è il momento di abbandonarsi all’altro. Una donna cinica e sincera fino alla brutalità, che ama dire di no.
Grazie al suo lavoro in The Leftovers è stata notata da Noah Hawley, il creatore della serie tv Fargo, che l’ha voluta nella terza stagione dello show antologico basato sul film dei fratelli Coen. Qui Carrie interpreta il capo di polizia di Eden Valley, che è anche una madre divorziata, in un cast in cui la star Ewan McGregor.
La sua poliziotta è un po’ più cinica e meno sulle nuvole di quelle che l’hanno preceduta nel ruolo, da Frances McDormand a Allison Tolman, e diciamoci la verità, è molto difficile per i fan di The Leftovers vedere Carrie in tv in un altro ruolo e non pensare subito a Nora, ma questa concomitanza televisiva l’ha resa così famosa da non essersi ancora abituata alla curiosità improvvisa dei fan, che adesso si aspettano da lei performance sopra le righe e vogliono indagare sulla sua vita privata.
Da parte nostra, ci aspettiamo solo un Emmy grande come una casa per la sua interpretazione di The Book of Nora, l’episodio che conclude The Leftovers e che ci rimarrà nel cuore per tanto, tanto tempo.