Il 3 novembre del 1978, sull’emittente televisiva NBC andava in onda la prima puntata di Diff’rent Strokes, in italiano Il mio amico Arnold, un telefilm tanto famoso quanto maledetto.
La trama la ricorderete certo tutti, perché si tratta di un trionfo pop e di buoni sentimenti: una serie in cui convivono ricchi bianchi con i neri del ghetto senza discriminazioni di sorta. Una famiglia allargata composta da Philip Drummond, un signore con una figlia adolescente, Kimberly, che adotta due fratelli di colore, Arnold e Willis, figli della sua governante morta prematuramente. Buoni sentimenti e una forte presa di posizione contro il razzismo.
Arnold è stato il bambino più simpatico dell’epoca che va dalla fine del ’70 fino al 1986, anno in cui il telefilm è stato cancellato, con le sue battute tipo “Che cavolo stai dicendo, Willis?” fatte col broncetto e le guanciotte.
Quante risate, vero? Eppure ai suoi attori principali non è filato tutto liscio, hanno avuto un tale insieme di sfortune da far pensare che ci sia una sorta di tremenda maledizione sul telefilm.
Gary Coleman (Arnold Jackson)
La sua altezza non ha mai superato 1 metro e 30, neanche in età adulta a causa di alcune disfunzioni renali. Fin da piccolo ha avuto a che fare con la legge, citando in giudizio i suoi genitori rei di avergli arbitrariamente sottratto i proventi della sua attività di attore. Dopo la fine del telefilm ha girato altre sit-com in cui figurava come bambino nonostante avesse già superato i vent’anni.
Nel 2003 ha tentato la carriera politica, candidandosi come governatore della California per il Partito Repubblicano, ma quell’anno vinse un altro attore, Arnold Schwarzenegger. È stato arrestato due volte, nel 2008 per aver investito volontariamente una persona in un parcheggio e nel 2009 per presunte violenze domestiche. Successivamente, nel corso della trasmissione The Insider che avrebbe dovuto riabilitarlo agli occhi dell’opinione pubblica, litigò con conduttori e giornalisti e se ne andò anzitempo. È morto nel 2010 in seguito a una caduta in casa.
Todd Bridges (Willis Jackson)
Fin da quando aveva 4 anni, ha iniziato a fare il modello per la pubblicità. A 10 anni, le sue prime esperienze come attore. Dopo aver recitato in Radici e La casa nella prateria, diventa co-protagonista de Il mio amico Arnold e grazie al ruolo di Willis arriva la notorietà in tutto il mondo.
Il passaggio dall’adolescenza all’età adulta però per lui si rivela difficile: da metà degli anni ’80 diventa dipendente dalle droghe e dopo la chiusura della serie si ritrova disoccupato. Rischia di morire di overdose di crack e nel 1988 va a processo per il tentato omicidio di uno spacciatore. Nel 1993 viene arrestato di nuovo e va in rehab, dove abbandona l’alcol e la droga per abbracciare la religione cristiana.
Dana Plato (Kimberly Drummond)
Dall’età di 7 anni, Dana Plato inizia a girare spot pubblicitari. A 14 anni entra nel cast de Il mio amico Arnold interpretando la sorellastra dei fratelli Jackson, un personaggio del tutto positivo che lei ha portato perfettamente sullo schermo grazie anche allo stereotipo di brava ragazza dai capelli biondi e gli occhi azzurri.
Il suo successo però si interrompe bruscamente all’età di 16 anni, quando rimane incinta e deve abbandonare lo show. Tenta un rilancio facendosi fotografare nuda per Playboy prima e in seguito girando film porno. Viene arrestata nel corso di una rapina a mano armata in un videonoleggio. Viene di nuovo arrestata per contraffazione di una ricetta per il Valium. È morta nel 1999, a soli 34 anni, suicida per un’overdose in una roulotte. La storia purtroppo non finisce qui: nel 2010 suo figlio Tyler Lambert si è suicidato con un colpo di fucile in testa, dopo una lunga lotta contro alcolici e droga.
È andata meglio a Conrad Bain, che interpretava il signor Phillip Drummond e che dopo una vita di successi senza eccessi, è morto di vecchiaia all’età di 90 anni. Di certo l’unica che si è davvero salvata dalla serie maledetta è Janet Jackson, la famosa cantante sorella di Michael che nel telefilm interpretava Charlene, la fidanzata di Willis. Ve la ricordate?