Non è una novità che l’internet impazzisca letteralmente per Alberto Angela. Su Facebook trovate pagine interamente dedicate alle sue qualità più nascoste – e si va oltre l’ambito scientifico – e ai trend che ha lanciato. Alberto Angela è un vero e proprio sex symbol e non ci stupiremmo se non decidesse di inaugurare una propria linea di intimo (ecco qualche esempio).
Ma a prescindere ai meme, dalle gif animate e dall’immancabile “io divulgo forte”, sappiamo davvero perché Alberto Angela è diventato così famoso? È solo per via del suo papà Piero o si è davvero guadagnato dei meriti sul campo?
L’abbiamo chiesto a Emanuele Gironi, archeologo e ricercatore che gestisce la pagina Facebook ArcheoCafe.
Non che avessimo dubbi: ma ora sappiamo con certezza che Alberto Angela è un paleontologo con un curriculum scientifico di tutto rispetto.
Era il lontano 1962 quando in una meravigliosa Parigi, veniva alla luce il nostro caro Alberto. A sei anni eccolo trasferirsi a Bruxelles per poi giungere a Roma ed intraprendere una brillante carriera che lo porterà nel giro di pochi anni a essere uno dei divulgatori italiani più capaci.
Diplomatosi alla Scuola francese, si iscrive poi a Scienze Naturali presso l’Università La Sapienza di Roma. Si laurea con 110 e lode per poi trasferirsi negli USA dove frequenterà diversi corsi di specializzazione.
A soli 28 anni realizza il suo primo programma televisivo e nel 1993, appena 31enne, approda in prima serata con Il pianeta dei dinosauri, scritto e diretto con il padre Piero. Il suo amore per quel gruppo di rettili diapsidi che dominarono la Terra tra Triassico superiore e Cretaceo (ovvero i dinosauri) non ha mai avuto fine e, che ci crediate oppure no, Albertone nazionale non è solo un concentrato di conoscenza e sensualità ma la sua vita è farcita di numerosi successi accademici, importanti traguardi e una serie di eventi bizzarri e anche traumatici.
Il suo profondo amore per la Paleontologia lo spinge a viaggiare da Est a Ovest, da Nord a Sud, dedicando anni di ricerca in giro per il mondo. I suoi principali lavori abbracciano località come Zaire, Tanzania, Oman e Mongolia. Quella dei dinosauri è da sempre una delle più grandi passioni di Alberto che, nel bel mezzo del deserto del Gobi, nel 1991 si imbatte in alcuni resti di rettili e mammiferi primitivi, inaugurando di fatto una lunga serie di produzioni scientifiche, libri e servizi televisivi su questo affascinante argomento.
Durante i suoi viaggi porta sempre dietro un coltellino svizzero e colleziona sabbie del deserto. Proprio così, iniziò prima ancora di cominciare con la TV. Riempiva con la sabbia i rullini fotografici e una volta tornato in Italia, trasferiva il suo prezioso contenuto in boccette di vetro riponendole in una teca. Dice di saper riconoscere il deserto di provenienza semplicemente dal colore, noi gli crediamo, in fondo è pur sempre Alberto Angela.
Tra i maggiori successi personali vi è certamente la richiesta, da parte del prestigioso Museo di Storia Naturale di New York, di prestare la propria voce a un filmato virtuale dedicato all’Universo e alla esplorazione umana. Il filmato è ancora oggi proiettato nel museo e per la versione inglese sono stati chiamati personaggi come Tom Hanks, Jodie Foster, Liam Neeson ed Harrison Ford.
Il 1995 è un anno importante per l’Indiana Jones nostrano. Insieme alla sua troupe è stato il primo uomo della storia a entrare nella tomba dei figli di Ramesse II a Luxor. Il faraone egizio regnò per ben 67 anni, dal 1279 al 1212 a.C.. Le fonti lo descrivono come un uomo appassionato di architettura mentre lo sterminato numero di concubine e i 162 figli ci danno prova delle sue grandi doti amatorie.
Il 2002 è un anno difficile per il nostro guru. Giunto in Niger per girare l’ennesima puntata di Ulisse, viene picchiato e sequestrato da un gruppo armato di pistole e kalashnikov. “Sono seguite 15 ore di terrore”, ha dichiarato una volta giunto in Italia, “Sotto tiro, calci nel costato, pugni alla tempia, schiaffi a mano aperta per sfondarti i timpani, interrogatori con urla e violenze psicologiche, uno alla volta, senza capire cosa volessero. Prima ci chiedevano hashish, poi alcol, soldi, se fossimo spie. Giocavano con noi terrorizzandoci senza un chiaro obiettivo, né una logica. Cercavamo di farci coraggio.” Per fortuna il gruppo è stato rilasciato dopo alcune e qualche livido a testimonianza dell’accaduto.
Ultimo, ma non ultimo, il giovane Angela è membro dell’Istituto Italiano di Paleontologia Umana di Roma e del Centro Studi e Ricerche Ligabue di Venezia. Chi di voi avrebbe mai potuto immaginare un Curriculum del genere?